“Basta”, “Twist” e “Paku Paku” sono i nomi dei 3 nuovissimi titoli distribuiti dalla Ravensburger anche in Italia. Si tratta di giochi di carte adatti per tutta la famiglia, a partire dai 6/8 anni di età. Sono super rapidi da imparare e giocare. Vi divertirete senza ombra di dubbio ad impilare stoviglie, contare le emoji e pigiare pulsanti cercando di vincere ogni partita.

Tutte le confezioni hanno la stessa dimensione tascabile. Super comode da portare ovunque, soprattutto in vacanza, dato il periodo.

Ecco i tre nuovi giochi di carte di Ravensburger

ravensburger basta ph emanuele iuliano

Dopo aver letto il regolamento ed aver visto i materiali di gioco (60 carte, 1 buzzer e 12 gettoni), noterete sin da subito che vuole strizzare l’occhio ad un famosissimo gioco di carte che ha fatto la storia. Ma abbiamo anche degli elementi diversi.

Lo scopo è quello di terminare la propria mano di carte prima delle altre persone. Queste possono variare da 2 a 6, con un età minima consigliata di 6 anni.

Ogni persona riceve 7 carte. Al centro del tavolo vengono posizionati: il mazzo di carte rimanenti (da cui scopriremo la prima carta in cima), i gettoni ed il buzzer in modo che sia raggiungibile da chiunque.

Durante il nostro turno potremo giocare una carta “adatta” dalla nostra mano. Per “adatta” si intende che abbia o lo stesso numero o lo stesso colore di quella presente in cima al mazzo degli scarti. Altrimenti dovremo tentare con una pesca ed eventualmente passare il turno.

Se, durante il turno di qualcun’altrÉ™, notiamo che in cima agli scarti è presente la stessa identica carta che possediamo anche nella nostra mano, allora potremo immediatamente schiacciare il buzzer sonoro e giocarla sovrastando ogni regola. In caso di errore, attenzione, perché vi saranno delle penalità!
In questo modo riusciremo a giocare più turni rapidamente e a disfarci facilmente delle nostre carte, così da vincere la partita.

Basta! è davvero un titolo super semplice e divertente. Sicuramente la fortuna è un punto fondamentale, ma non tralasciamo anche il colpo d’occhio. Tra le carte sono presenti anche delle azioni speciali come “pesca 2 carte” o “salta il turno” da indirizzare ad una singola persona avversaria. Esse aumentano notevolmente l’interazione. Così come le carte jolly a sfondo viola che colpiscono tutte le altre persone partecipanti, veramente super cattive!
Dopo aver vinto un round si guadagna un gettone. Al terzo ottenuto, il gioco termina con la propria vittoria.

Nel regolamento è presente anche una variante che utilizza il retro delle carte, necessaria per partite in 2, ma che vi lascerò scoprire quando ci giocherete.

Twist

La GenZ ed alcunÉ™ Millennials ritroveranno sicuramente qualcosa di molto familiare per loro, in Twist. Sto parlando delle usatissime “Emoji”, le icone create appositamente per esprimere un’emozione anche tramite i servizi di messaggistica.

Se il titolo precedente vi è sembrato semplice, questo vi assicuro che lo sarà ancor di più!

Per il setup utilizzeremo anche la scatola del gioco, al cui interno andremo a posizionare il mazzo di 21 carte Emoji. Attorno ad esso andranno messe tutte le 11 carte con i numeri. Infine montiamo il disco con la freccia girevole.

Chi è di turno fa girare la freccia e pesca la carta Emoji dal fondo del mazzo, facendo attenzione a non rivelare il lato che riporta la soluzione con tutti i numeri.
A questo punto, senza neanche un countdown, cominciamo a contare subito il numero di icone presenti sulla carta ed indicata dalla freccia della ruota. Sarà una corsa a chi afferra prima la carta numerata con quella che secondo noi è la quantità di volte che l’emoji appare sull’apposita carta. Se la soluzione è corretta, la prenderemo come premio.
Nel caso in cui più persone dovessero afferrare la stessa carta numerata, allora si ricomincia con una nuova Emoji.

Si procede così fino alla fine del mazzo e vince chi ha conquistato più carte Emoji.

ravensburger tist ph emanuele iuliano

Credo che Twist sia decisamente più frenetico del precedente. Anche qui il numero di partecipanti va da 2 a 6, ma aumenta l’età consigliata ad 8 anni.
In questo gioco, però, la fortuna non conta molto, mentre una vista ben allenata sì. Mi raccomando, contenete gli insulti, sono quasi sicuro che ve ne saranno, ma ricordate che è solo un gioco!

Ravensburger – Paku Paku

Un noto proverbio inventato (ma che condivido per quanto mi riguarda) dice che “L’onore di un panda si misura dalla grandezza della sua pancia”.
Ecco perché ci troviamo nella situazione di dover impilare tutte le stoviglie vuote che questi grossi e splendidi animali hanno lasciato sul tavolo.

Con Paku Paku arriviamo anche fino ad un massimo di 8 partecipanti, dagli 8 anni in su. Anche i materiali cambiano notevolmente, abbiamo infatti: 24 carinissime stoviglie, 40 gettoni penalità, 1 tavolo e 5 dadi.

Durante il turno di gioco, lanceremo tuttÉ™ contemporaneamente i dadi a nostra disposizione (precedentemente distribuiti in maniera equa) al grido di “Paku Paku!”. In base al loro risultato accadranno delle cose. Se appare la faccia verde del panda felice, passeremo immediatamente il dado alla nostra sinistra. La faccia rossa con le stoviglie, invece, ci obbliga ad impilare immediatamente una di esse al centro del tavolo. I risultati con i numeri al momento non contanto.

Riguardo le stoviglie, potremo decidere da inizio partita se impilarne obbligatoriamente ogni volta di diverse dalle precedenti, oppure come capita. L’importante è che siano raggiungibili da tutte le persone.

Il round termina nell’esatto momento in cui una persona urla “Paku Stop!” perché ha notato che si sono accumulati un determinato numero di dadi (in base al numero di partecipanti) dinanzi allÉ™ stessÉ™ giocatorÉ™. A questo punto tale partecipante avrà perso il round e dovrà tirare gli stessi dadi. Otterrà un certo valore di penalità in base ai numeri comparsi sulle loro facce. Solo i numeri!

In verità questa stessa azione andrà compiuta anche se una persona fa cadere la pila di stoviglie.
Il gioco termina non appena un panda sfortunato avrà ottenuto almeno 10 punti penalità.

ravensburger paku paku ph emanuele iuliano

Ecco, in Paku Paku abbiamo raccolto tutte le dinamiche: fortuna riguardo i dadi, colpo d’occhio per notare chi ne ha accumulati tanti, frenesia e ci aggiungiamo anche la destrezza per impilare le stoviglie.
In questo caso è decisamente richiesta una superficie piana e stabile per potervi giocare, quindi eviterei il classico telo da mare sulla spiaggia.
Il premio “carineria” lo vincono sicuramente le stoviglie.

Eccoci al termine della presentazione di questi piccoli tesori targati Ravensburger. Personalmente ho trovato “Paku Paku” il più divertente e dinamico tra i 3 titoli. Ora tocca a voi scoprire il vostro e, ovviamente, non dimenticateli al termine delle vacanze. Sono anche degli ottimi filler e perfetti da presentare a gruppi un pochino più numerosi.

Have a good game!

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