
Si conclude oggi a Roma la quinta edizione della RAW – Rome Art Week, tra eventi annullati, qualche polemica e procedure anti-covid. L’evento è patrocinato dal Ministero dei beni e delle Attività Culturali, Regione Lazio, Comune di Roma, Università La Sapienza.
La grande manifestazione dell’arte contemporanea avrebbe dovuto riunire per una settimana centinaia di protagonisti. Quest’anno avevano aderito 120 gallerie e istituzioni, 349 artisti, 44 curatori per promuovere la città di Roma come polo delle arti visive contemporanee. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Culturale Kou, è completamente gratuita per i cittadini, e si sostiene interamente sulle forze delle singole istituzioni che la auto finanziano.
Luci e ombre: le associazioni non profit alla Raw
Luci e Ombre alla RAW: tra i partecipanti diverse erano le associazioni culturali che avrebbero dovuto ospitare l’evento. Purtroppo il recente DPCM 24 ottobre 2020 ha previsto la chiusura dei “i circoli culturali e ricreativi” senza alcuna migliore specifica e accomunandoli, anzi, a palestre e piscine. Pertanto moltissime gallerie d’arte che operano come no-profit sono quindi rientrate nella zona grigia del Decreto compresa vagamente nei “circoli culturali e ricreativi”. Moltissime quindi le associazioni – gallerie d’arte che sono state incerte sull’apertura. Alcune di loro, come Artsharing , sono riuscite in tempi record a portare l’evento on line, come la mostra Astrattismi on line. Ma diversi sono stati gli eveti sospesi, come per esempio EXPERIANCE di Stefania Marchetto “Ripensando la strett art dopo il lockdown”. Una fruzione comunque non piena, dove l’incontro e lo scambio a caldo di opinioni tra artisti, tra pubblico e curatori, tra artisti e pubblico è rimasto sospeso.

ARMONIE D’ARTE
Per fortuna altre manifestazioni hanno potuto svolgersi secondo il programma, nel pieno rispetto delle norme anti covid previste da decreto. Alla Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto per l’evento “Armonie d’Arte” collettiva di arte, abbiamo incontrato l’artista GianGuido Grassi, uno degli artisti in esposizione, pittore, incisore e illustratore di Torino. GianGuido è stato selezionato per questo evento con la sua opera “Corrente d’Amore”. GianGuido Grassi è un artista sensibile e attento. Aderendo al titolo della mostra, ha proposto una rappresentazizone lirica dove accordo cromatico e formale si fondono in un movimento fluido e armonico. La tensione dal movimento nella sua opera arriva attraverso lo sguardo come corrente vitale.

SIDE
In occasione di RAW2020 la galleria ArtGap ha accolto la mostra personale di Moncelli & Pagone, a cura di Federica Fabrizi. SIDE, il titolo della mostra, è l’acronimo di “Social Identity model of Deindividuation Effects”. Si tratta un modello sviluppato nell’ambito della teoria dell’identità sociale del 1995 di Russell Spears e Martin Lea. In questa teoria si sostiene che la de-individualizzazione trae origine da processi di rinsaldamento dell’identità sociale. Qui il soggetto rafforza la percezione di sé come elemento del gruppo e non come individuo singolo. Questa tema della omologazione di massa e della perdita della percezione di se come essere unico e irripetibile sono affrontate da Alessandro Monticelli & Claudio Pagone nelle loro raffinate e sofisticate opere. L’alienazione è volti distrutti. A questi si contrappone l’esaltazione di corpi curati ed eleganti, che hanno risposto al bisogno di conformarsi alla società dell’immagine e dei consumi. Un società in cui domina l’omologazione, la manipolazione e il controllo sociale.

La Passeggiata di Art Week
L’architetto Fabio Milani ha proposto, all’interno della ART week, una interessante passeggiata tra diversi punti di esposizione della RAW. Partendo da via del Puttarello dove la BAT-GALLERY/STUDIO MILANI espone l’importante collettiva LABIRINTI , si è proseguito passando da nascosti e pittoreschi angoli di Roma. Passeggiando si è arrivati alla Galleria 28 a piazza di Pietra con la mostra La luna e il Bambù fino alla Galleria Lombardi con rilevanti opere del primo Giuseppe Capogrossi.
di M.C. CADOLINI
