Ray Fisher, interprete di Cyborg nel famigerato Justice League, ha lanciato accuse pesanti contro Joss Whedon, co-regista del film, e i produttori Geoff Johns e Jon Berg.

Da quando Justice League è uscito nel 2017, c’è stato caos, in casa Warner Bros. Già la produzione era stata travagliata, con il regista Zack Snyder costretto a lasciarne la direzione per via di una tragedia famigliare. Poi il suo sostituto, Joss Whedon, avrebbe compiuto numerosi reshoot che hanno alterato notevolmente la pellicola, portando al cinema un prodotto mediocre. Quanto meno, i fan potranno presto vedere il film come lo aveva immaginato l’autore originale. Oggi, però, a far discutere, sono le dichiarazioni di Ray Fisher, interprete, nel film, di Cyborg.

Comportamenti inappropriati

In luglio, Fisher aveva accusato Joss Whedon di aver avuto un comportamento inappropriato durante le riprese, affermando “il trattamento sul set di cast e troupe di Justice League è stato volgare, abusivo, non professionale e assolutamente inaccettabile“. In effetti, già in passato Whedon era stato accusato di simili comportamenti sul set e nella vita privata, documentati dalla ex-moglie nel 2017.
Tuttavia, Fisher ha gettato benzina sul fuoco, dichiarando su Twitter: “Giusto perché possiate meglio comprendere quanto sia grave: dopo le mie dichiarazioni su Justice League, ho ricevuto una telefonata dal presidente della DC Films (Walter Hamada, ndr) in cui ha tentato di buttare sotto il bus Joss Whedon e Jon Berg, sperando che non facessi lo stesso con Geoff Johns. Non lo farò.

Geoff Johns, all’epoca produttore del film, è uno degli scrittori di punta della DC da circa quindici anni. In questi anni, ha rilanciato personaggi come Lanterna Verde e Aquaman, e gruppi come la Justice League, con gestioni di grande successo; tuttavia, ha anche messo mano sulle serie TV della CW, scrivendo episodi di The Flash, e su film come Wonder Woman 1984, di cui ha firmato la sceneggiatura. Un’accusa simile si rivelerebbe pericolosa anche per il colosso fumettistico.

La risposta della Warner

Fisher, in passato, si era anche lamentato del suo ruolo nel film: Snyder aveva infatti affermato che Cyborg sarebbe stato il “cuore pulsante” della Justice League. Alcuni aspetti di ciò sono rimasti nel film visto al cinema, ma al contempo, il ruolo di Cyborg nella storia è alquanto ridotto. Fisher avrebbe più volte proposto alla Warner idee per il suo personaggio, ma invano.

La Warner, comunque, ha risposto con un comunicato ufficiale alle numerose dichiarazioni di Fisher:

Nel mese di luglio, rappresentanti di Ray Fisher hanno chiesto al presidente della DC Films Walter Hamada di parlare con il signor Fisher riguardo le sue preoccupazioni sulla produzione di Justice League. I due avevano già discusso quando il signor Hamada gli aveva chiesto di riprendere il ruolo di Cyborg in ‘To come up shine’, film realizzato con altri membri della Justice League.
Nella loro conversazioni in luglio, il signor Fisher ha riportato disaccordi avuti con il team creativo riguardo la rappresentazioni di Cyborg, e si è lamentato del fatto che le proposte fatte per la revisione della sceneggiatura non erano state adottate. Il signor Hamada ha spiegato che le divergenze creative sono pare integrale del progetto di produzione e che sono regista e sceneggiatore a prendersi tali responsabilità.
Bisogna inoltre osservare che il signor Hamada ha anche detto al signor Fisher che avrebbe portato i suoi dubbi a Warnermedia, cosicché potessero investigare a riguardo. Il signor Hamada non ha mai chiesto di “buttare qualcuno sotto il bus”, come il signor Fisher afferma falsamente, o ha fatto giudizi di alcun tipo sulla produzione di
Justice League, nella quale non è mai stato coinvolto, dato che il film è stato realizzato prima che Hamada fosse promosso a tale rango.
Sebbene il signor Fisher non abbia mai riportato alcun comportamento inappropriato nei suoi confronti, Warnermedia ha aperto un’investigazione interna riguardo le sue preoccupazioni su come sia stato rappresentato. Ancora insoddisfatto, il signor Fisher ha insistito che Warnermedia dovesse assumere un investigatore privato da una terza parte. Questo investigatore ha tentato più volte di parlare con il signor Fisher riguardo le sue preoccupazioni, ma ad oggi il signor Fisher ha rifiutato di parlare con l’investigatore. Warner Bros. si impegna a difendere le responsabilità e il benessere di ogni attore e membro della sua produzione. Rimane inoltre interessata a investigare su ogni plausibile accusa di cattiva condotta, che ad oggi il signor Fisher non è stato in grado di comprovare.”

Seguici su Facebook!