Ognuno di noi ha quel giorno tabù: un ipotetico giorno che in qualche modo si spera non arrivi mai, anche se più va avanti il tempo, più si avvicina inesorabilmente. Ieri per ogni appassionato di sport e forse anche per chi lo sport lo guarda di sfuggita la domenica sera perché passa al Tg, è stato quel giorno. Il re del tennis Roger Federer ha annunciato il suo ritiro. Giocherà ancora la Laver Cup a fine mese e poi passerà dall’altro lato, quello degli spalti. Ripercorriamo la carriera e i successi di un giocatore che non poteva non entrare nel libro delle leggende.

Gli albori di una carriera incredibile

Roger Federer

Solamente per riscrivere tutti i titoli vinti da Roger Federer, servirebbero diverse pagine. Già perché in carriera il tennista di Basilea ne ha vinti singolarmente 103. Una carriera lunga, che sembrava essere interminabile ma che purtroppo prima o poi doveva fermarsi. Una carriera professionistica cominciata nel lontano 1998, quando entrò nel circuito ATP grazie ad una wild card successiva al trionfo nel torneo Juniores di Wimbledon. Tra l’altro in quell’anno arrivò anche in finale negli US Open, sempre Junior, cedendo solo davanti all’argentino Nalbandian.

E’ l’inizio di una vita sportiva che lo porterà a conquistare in totale 103 titoli. 20 di questi successi arrivarono dai tornei dei Grandi Slam. Il primo nel 2003 a Wimbledon con Federer che divenne anche il primo tennista svizzero a vincere il singolare maschile. Quello fu un po’ l’anno della sua affermazione, perché da lì in poi il predestinato comincia a scalare la via per diventare re. Dal 2003 al 2007 Wimbledon avrà un solo padrone, ovvero l’elvetico. In mezzo ci saranno i trionfi agli Australian Open del 2004, 2006 e 2007 e agli US Open dal 2004 al 2008. In totale poi vincerà per 8 volte Wimbledon, miglior risultato della storia, per 6 volte gli Australian Open, 5 volte gli US Open e infine una volta il Roland Garros.

Federer tra impegno per il sociale e l’ultima tappa: la Laver Cup

Successi su successi anche agli ATP Finals (6) e nei Masters 1000 (28). Nei circuiti ATP 500 24 successi e 25 nei circuiti ATP 250. A questi vanno aggiunti poi i titoli in doppio grazie ai quali vanta un oro olimpico, un ATP Masters 1000, 3 ATP Tour 500 e 3 ATP Tour 250, una Coppa Davis, 3 Hopman Cup e infine 3 Laver Cup. Se proprio si volesse trovare il pelo nell’uovo, l’unico titolo mancante è l’oro Olimpico al singolare, ma questo nulla toglie alla indiscutibile grandezza dello svizzero. Tutte le sue imprese, comprese le 310 settimane passate da numero uno del mondo parlano per lui.

Tra l’altro il tennista è sempre stato noto anche il suo impegno per il sociale. Tante sono state le campagne da lui promosse insieme ai colleghi, come il sostegno ad Haiti dopo il terremoto quando organizzò insieme ad altri tennisti la manifestazione ‘Hit for Haiti’. Il ricavato andò appunto a sostegno del paese. Adesso ci sarà l’opportunità di vederlo in campo un’ultima volta, in occasione della Laver Cup che si disputerà a fine mese a Londra.

Il ‘Grazie’ arriva da tutto il mondo

Insomma, il nome di Federer non ha mai lasciato indifferente nessuno. Anzi se tanti appassionati si sono avvicinati al tennis è stato sicuramente anche per merito suo. Per questo motivo, sono stati tanti anche gli sportivi che hanno voluto omaggiarlo appena saputo del ritiro. Dagli avversarsi di sempre come Nadal, il quale assicura che ci saranno ancora tante cose da condividere insieme, fino ai campioni delle altre discipline come Messi. Perché alla fine è questo il destino riservato ai campioni, a colui che “ha cambiato il gioco per sempre” come riporta l’account social dell’ATP Tour.

Forse in questo ultimo anno Federer ha voluto ‘addolcire la pillola’ provando progressivamente ad abituarci ad un tennis senza di lui. Non volontariamente, visti i tanti infortuni che purtroppo lo hanno colpito, ma probabilmente una pillola del genere non sarà mai dolce. Perché il tennis perde sul terreno di gioco uno dei suoi protagonisti più grandi e lo ritrova al di fuori di esso, probabilmente con qualche pagina di storia ancora da scrivere. E seppur farà male avere la consapevolezza di non vederlo più in campo, non si può che ringraziare Federer per tutto quello che in questi anni ha regalato al Tennis.

Maria Laura Scifo

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