La Recanatese, da quasi tre stagioni, gode del contributo in attacco di Manuel Pera, attaccante esperto, con oltre 260 gol in carriera. In questa intervista, il bomber della provincia di Lucca, ci racconta qualcosa del suo passato, del presente e del futuro…

Il rapporto con Giampaolo e la Società

Manuel Pera, nell’ultima stagione, è stato allenato da Federico Giampaolo, che da calciatore ha vissuto un’intera carriera tra i professionisti. Così, chiediamo a Manuel Pera come è stato lavorarci insieme, e lui ci risponde dicendo: “Con lui è stato sicuramente divertente. In allenamento hai sempre il pallone tra i piedi e quindi per chi ama giocare a calcio, e che cerca di evitare le corse senza palla, è certamente piacevole. Lui sta al dialogo – aggiunge il bomber giallorosso – è super pacato, non l’ho mai sentito alzare la voce. E’ difficile trovargli difetti. Per questo, con lui, è stato un anno più che positivo”.

Il giocatore, originario di Lammari (Lucca), da quasi tre stagioni veste la casacca del club marchigiana. Un rapporto davvero positivo, quello che si è instaurato con la Società giallorossa: “Anche perché se non fosse stato così – spiega Pera – non sarei rimasto. Nel mondo del calcio ho incontrato mille difficoltà ed ho fatto fatica a trovare persone serie. Qui a Recanati, anche se sono un po’ lontano da casa, sto più che volentieri. Speriamo che questo momento difficile finisca, e che l’anno prossimo, anche se ho già un contratto, possa ricominciare con loro”.

La voglia di continuare e con la Recanatese…

L’attaccante, che in carriera ha disputato oltre 460 gare ufficiali tra categorie dilettantistiche e professionistiche, che ha vestito le maglie della Lucchese, del Poggibonsi, della Carrarese, ma anche del Rimini, del Taranto e del Matelica, solo per citarne alcune, di smettere, proprio non ha voglia. Il motivo è presto spiegato: “Fino a che reggo, continuerò a giocare a calcio, in qualsiasi categoria. So cosa vuol dire lavorare – scherza Pera – l’ho fatto fino a 24 anni, quindi, meglio continuare a giocare…!”.

Guardando alla prossima stagione, è molto probabile che il giocatore resti alla Recanatese, anche se l’attaccante classe ’84 spiega: “Come ho detto, ho un contratto, ma dovremo comunque rimetterci al tavolo con la Società, tutto questo sperando si possa riprendere, perché le voci non sono rassicuranti”.

Le tanti parole che hanno riempito il momento senza pallone e che hanno coinvolto il possibile destino della Serie C e della Serie D, hanno anche prodotto molto caos, forse per nulla. E’ dello stesso parere Manuel Pera che sul punto afferma: “Ho seguito le varie notizie, sperando si trovasse una soluzione. Ora non leggo più niente, ogni giorno c’è una cosa nuova, c’è davvero molta confusione. Spero soltanto che un giorno mi richiami il Direttore per dirmi che si riprende, o comunque qualcosa di positivo. Per ora ho mollato le notizie, perché sono stanco del periodo, forse come tutti”.

Le riforme ed un gol speciale

Approfittando della grande esperienza di Manuel Pera, che da molto tempo solca i campi anche del dilettantismo, chiediamo qualcosa in merito alla questione legata alla tutela dei giocatori. E lui risponde così: “Evidentemente, oltre che difficile, creare maggiori tutele per i tesserati, sembra impossibile. Sono circa 15 anni che sono in queste categorie e mi sembra che sia cambiato pochissimo se non niente. Ogni volta ci sono molte promesse, ma difficilmente vengono mantenute. Ad esempio sugli Under, nelle nostre categorie, è cambiato pochissimo. Spero che dopo tutto ciò che abbiamo vissuto, non si dimentichi, come spesso succede, la questione. Spero in qualche riforma, ma finché non vedo – dice saggiamente l’attaccante della Recanatese – non credo. Spero in un miglioramento in tutti i settori. Posso far l’esempio degli stadi italiani, che sono indietro anni luce rispetto ad altri Paesi. Lo stesso avviene anche dal punto di vista fiscale. Noi giocatori di Serie D, siamo tutelati certamente meno di molti altri”.

In carriera Manuel ha realizzato il ricco bottino di 266 gol, non certo da tutti. Curiosando nel passato del giocatore, gli chiediamo di indicarcene qualcuno più significativo. E Pera ci dice che: “Tra i ricordi più importanti, ci sono i gol realizzati con la Lucchese. Con il Gavorrano realizzai il gol promozione per la Serie D e poi anche quello decisivo per la Serie C2, contro il Prato. Simbolicamente dico quelli, ma su You Tube, ogni tanto me li riguardo. Ogni gol però, per me, è sempre bello. Se proprio devo sceglierne uno per estetica, direi quello realizzato in Mantova – Poggibonsi, dove riuscii a fare gol in rovesciata”.

Mantova – Poggibonsi: il gol di Manuel Pera

I giovani, un futuro da allenatore ed i tifosi

Che giocatori come Manuel Pera possano essere di esempio per i più giovani, appare fatto scontato. Stimolato a dire qualcosa a chi approccia ora ed in giovane età alle categorie dei più “grandi”, l’attaccante giallorosso dice: “Sicuramente se un giocatore è già bravo di suo sul piano tecnico, con il lavoro non può che migliorare. Semmai gli direi che il mondo del calcio è un po’ “strano” e dunque gli direi di fidarsi solo delle persone giuste, che difficilmente ce ne sono in giro. Forse un giorno, nel futuro se farò l’allenatore…”.

Proprio sul possibile futuro da allenatore Pera ci confida: “Anche se questo gioco-lavoro spesso lo odio, mi piace e quindi proverò a rimanerci dentro il più a lungo possibile, stando a contatto con le persone, provando a fare l’allenatore”.

Ai tifosi, invece, Manuel dice in chiusura: “Sicuramente loro sono impazienti come noi, perché ci mettono anche più passione di noi. Loro non entrano in campo e possono fare soltanto il tifo. Spero che questo periodo passi in fretta, così che ognuno possa riprendere il proprio “lavoro”: loro sugli spalti e noi in campo”.

(Photo credit in evidenza: Campobasso Channel)

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