Concordia – Oggi tratterò di un titolo noto ai molti, dalle regole semplici ed adatte anche ad un quasi neofita. Sicuramente non è un gioco nuovo nell’attuale panorama ludico ma è sempre un bene ripercorrere i passi che hanno portato alla modernità delle nostre collezioni.
Concordia è stato realizzato da Mac Gerdts nel 2013 ed è giocabile da 2 a 5 giocatori, per una durata di 100 minuti circa. In Italia è edito dalla Cranio Creations (che ringrazio per la copia), su BGG riporta un voto di ben 8.1 su 10 per un peso di 3.03 su 5.

Concordia – Ambientazione & Ispirazione

Come tipologia di tematica viviamo qualcosa di già assaporato, magari per il periodo in cui fu pubblicato Concordia non era stata ancora toccata così tanto. Ci troviamo nel periodo dell’Antica Roma e, come di consueto dell’epoca, abbiamo l’obiettivo di espandere la nostra influenza tramite i coloni e con il supporto dei differenti uomini al nostro servizio, ognuno con una funzione specifica.

Vino, tessuti e mattoni – Componenti: con cosa giochiamo

La scatola di Concordia è tra le più inusuali con la sua “fuoriforma” rettangolare, un po’ difficile da posizionare nei nostri scaffali. Di canto suo, grazie a questo, è capace di saltare all’occhio tra le altre.
In copertina troviamo una matrona dal sorriso enigmatico in primo piano, su sfondo di un porto ed un accenno di popolo romano.
La plancia è a doppia faccia; su un lato troviamo l’Italia con meno province e città (suggerito fino a 4 giocatori), mentre dall’altro l’Imperium con un numero maggiore delle stesse.

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Tabellone – PhC : Emanuele Iuliano


Molte sono le pedine in legno a rappresentare il materiale di ogni singolo giocatore e le risorse, carine particolarmente quelle del vino.
Concludiamo con le plancette giocatore/magazzino, il regolamento di sole 4 pagine e le carte. Ecco l’elenco preciso della componentistica:

  • 190 x pedine in legno;
  • 72 x carte;
  • 100 x tessere;
  • 1 x tabellone;
  • 1 x regolamento;

Concordia – Come si gioca

In sostanza, giocheremo con dei meccanismi molto semplici e familiari. I nostri fidati lavoratori sono rappresentati dalle carte. Oltre la descrizione dell’abilità del personaggio, ogni carta riporta anche una delle divinità venerate a quei tempi. I coloni si sposteranno su mappa; le città produrranno risorse, le quali verranno poi spese per acquisire nuove carte o confermare la nostra presenza nelle nuove colonie.

Una partita a Concordia non segue dei round; termina nel momento in cui viene acquistata l’ultima carta disponibile dal tabellone, oppure quando un giocatore ha posizionato la propria quindicesima abitazione. Il partecipante che avrà effettuato una di queste due mosse, guadagnerà la carta Concordia che gli assegnerà 7 punti vittoria.

Svolgimento

Durante il proprio turno, il giocatore dovrà solamente calare una carta dalla propria mano e svolgerne l’azione.
Le carte rappresentano alcune delle professioni più importanti dell’Antica Roma. Ognuna ha un effetto diverso e specifico; ve ne sono alcune già presenti nella mano iniziale ed un altro paio differenti acquistabili dalla plancia comune. Vediamole nel dettaglio.

Descrizione delle carte

Architetto: consente di muovere i coloni sulla mappa. Quello di terra segue le linee marroni, mentre quello di mare le linee blu. Successivamente, è possibile costruire un’abitazione in una delle città agli estremi delle strade dove sono fermi i propri coloni. Il costo è esplicato sulle carte riassuntive a disposizione di tutti. In ogni caso, si tratta di dover pagare sia cibo che sesterzi.
Mercante: si guadagnano 3 sesterzi dalla banca ed è possibile fare compravendita di merci fino a soli due tipi differenti, nelle quantità consentite dagli spazi liberi del proprio magazzino.
Senatore: ecco colui che consente l’acquisto fino a due carte personaggio, pagandone il costo raffigurato in rosso in aggiunta a quello indicato dalla loro posizione sulla plancia. Le carte verranno successivamente spostate verso sinistra a riempire gli spazi vuoti.

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Magazzino del giocatore – PhC : Emanuele Iuliano


Prefetto: attiva la produzione delle città. Il giocatore di turno decide quale provincia attivare girandone il tassello bonus, così facendo acquisisce immediatamente un’unita della risorsa raffigurata. Inoltre tutte le città della provincia producono le proprie risorse per ogni giocatore che possiede l’abitazione nelle stesse. Come alternativa, il giocatore può prelevare tanti sesterzi dalla banca quanti sono quelli visibili sulle tessere bonus delle province e rigirarle dal lato delle risorse. Esatto, il retro delle tessere bonus riporta una certa quantità di monete.
Diplomatico: copia l’ultima carta giocata da un avversario, visibile in cima alla sua pila degli scarti. Ovviamente, non si può copiare lo stesso Diplomatico.
Tribuno: l’unico modo per poter riprendere i propri scarti è il Tribuno. Consente di raccogliere tutte le proprie carte e di guadagnare un sesterzio per ogni carta, dalla quarta compresa in poi. Anche lo stesso Tribuno viene conteggiato. In aggiunta, è possibile generare un nuovo colono nella città iniziale di Roma per il costo di un cibo ed un utensile.

Carte acquistabili

I personaggi appena descritti fanno parte della mano iniziale di ogni giocatore. I successivi, invece, sono tra quelli acquistabili durante la partita.

Console: esattamente come il Senatore ma valido solo per una, con uno sconto sul pagamento ignorando quanto richiesto dalle icone risorse raffigurate sul tabellone.
Colono: ovviamente, consente di dar vita ad un nuovo colono per lo stesso costo descritto dal Tribuno; con la differenza che può partire da qualsiasi città in cui si è già stabiliti. Come alternativa, si ricevono 5 sesterzi dalla banca, più uno per ogni colono posseduto sulla mappa.
Specialisti: ve ne esistono di ogni tipo per genere di risorsa. Utilizzandoli, attivano le città di proprietà del giocatore di turno che producono una unità della risorsa attribuitagli.

Praefectus Magnus e fine del gioco

Una variante del gioco prevede l’utilizzo, o meno, della carta Praefectus Magnus. Essa passa di giocatore in giocatore ogniqualvolta, chi la possiede, gioca il personaggio Prefetto. Tale abilità consente di guadagnare due risorse, invece che una, del tipo indicato dalla tessera bonus della provincia selezionata come beneficio del Prefetto. Non varrà per il ricavo dei sesterzi.

Come anticipato, il gioco termina nel momento in cui uno dei giocatori acquista l’ultima carta personaggio a disposizione oppure quando posiziona la sua quindicesima ed ultima abitazione. Dopo avergli attribuito la carta Concordia da 7 punti vittoria, si passa al conteggio finale.
Si raggruppano tutte le proprie carte e si suddividono in base alle divinità descritte su ognuna. A quel punto, si calcolano i punti per ogni abilità delle divinità.

Descrizione delle divinità

Giove: ciascuna abitazione in una città non di mattoni fa ricevere 1 PV (massimo 15 PV).
Marte: per ogni colono piazzato sulla plancia, il giocatore ottiene 2 PV (massimo 12 PV).
Minerva: vengono moltiplicati i punti indicati sulla carta Specialista per ogni città che produce la stessa risorsa ed in cui, ovviamente, si possiede un’abitazione.
Mercurio: per ogni tipo di merce che è possibile produrre, il giocatore riceve 2 PV (massimo 10 PV)
Vesta: tutte le merci rimaste nel magazzino vengono vendute al loro costo di mercato. Le monete ottenute si aggiungono a quelle già possedute e si calcola 1 PV ogni 10 sesterzi.
Saturno: 1 PV per ogni provincia in cui si possiede almeno un’abitazione.

Concordia – Titoli di coda

C’è poco altro da aggiungere in merito a questo titolo. Più che altro riassumerò quanto già detto nell’intero articolo.
Concordia scorre facilmente grazie alla sua modalità di gioco; in fondo basta solo calare una carta e fare quello che vi è scritto. La varietà di queste non è vastissima e questo potrebbe portare ad un accenno di monotonia. Sicuramente il setup che prevede la disposizione casuale delle città aiuta nella variabilità.
In ogni caso è più probabile che venga rintavolato da giocatori nostalgici o che vogliono selezionare qualcosa di leggero, se abituati a “german colossali” o comunque più complessi.
La piccola variante del Praefectus Magnus, personalmente, la lascerei come regola fissa.
I materiali sono buoni e numerosi, semplici ma rifiniti bene.
In Concordia l’interazione è praticamente nulla, se non leggermente indiretta grazie ad alcune carte come il Diplomatico ed il Prefetto, appunto. Oppure anche grazie al posizionamento di abitazioni laddove sono già presenti degli avversari, ciò causa un aumento di costo della stessa.
Concludo considerando che la strategia vincente, e forse ovvia, da tenere a mente è quella di tenere bene in considerazione su quali divinità puntare ed accrescere le modalità di punteggio attribuite.

I coloni sono pronti a diffondere la vostra influenza attraverso il mare e la terra!

Have a good game!


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