RECUP: Il cibo che perde valore economico acquista valore sociale

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Di Flavia Restivo

Continua il circolo di racconti di realtà associative virtuose, che si intrecciano con temi sociali altrettanto virtuosi. Oggi parliamo di RECUP, un’associazione nata dall’idea di Rebecca Zaccarini nel 2014.

Durante l’esperienza Erasmus in Francia, Rebecca prende parte a gruppi che si occupano di recuperare il cibo invenduto dal mercato, riutilizzandolo.

Al suo rientro in Italia, ha quindi deciso di importare a Milano quella buona pratica, adattandola alla realtà locale.

Nasce così ufficialmente nel novembre 2016, l’associazione a promozione sociale, RECUP.

Lo scopo è quello di combattere lo spreco alimentare e l’esclusione sociale, puntando a una partecipazione attiva e inclusiva di attivisti e beneficiari. Chiunque partecipi alle attività di recupero, ha la possibilità di portare a casa una cassetta di frutta o verdura invenduta.

Da marzo 2021, l’associazione vanta un gruppo nutrito anche a Roma, coprendo sette mercati nella capitale e otto a Milano.

In ambedue le città, l’associazione fa parte della Food Policy cittadina (a Roma ancora in via di definizione).

Il motto di RECUP è: “Il cibo che perde valore economico acquista valore sociale”, la ridistribuzione gratuita e aperta, rende infatti viva l’economia circolare cittadina.

L’associazione organizza anche workshop e incontri per sensibilizzare sulla tematica dello spreco alimentare. Un esempio è il laboratorio creativo, sviluppato in una serie di giornate, che mira a sensibilizzare sull’utilizzo degli scarti di frutta e verdura.

Ciò che spesso viene definito come un rifiuto, viene trasformato quindi in una grande risorsa. Partendo dagli scarti alimentari, infatti, si possono ottenere colori naturali simili ad acquerelli e ad altre tinture. Questo rappresenta solo uno degli esempi di riutilizzo del cibo.

RECUP promuove quindi un atteggiamento positivo grazie allo sviluppo di capacità finalizzate alla collaborazione per un progetto comune davvero nobile.

Un altro progetto molto interessante promosso dall’associazione è quello dei Parchi Educanti, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Tempo per l’Infanzia, Associazione Ecologia Turismo Cultura, Associazione Sportinzona Melina Miele e il contributo di Fondazione Comunità Milano.

Il progetto risponde a due necessità interconnesse e fondamentali per tutta la comunità della Zona 2 di Milano, ossia quella di creare e migliorare i presidi educativi negli spazi pubblici assieme alla volontà di rinnovo di quegli stessi spazi.

Il progetto si snoda attraverso quattro tappe principali:

  • L’ individuazione di fasce di popolazione a cui è diretto il progetto.
  • La qualificazione degli spazi pubblici in senso educativo e sociale.
  • L’attivazione di corsi di formazione che mirino a formare i cittadini di domani e i futuri carer degli spazi pubblici.
  • La creazione di linee guida per replicare altrove l’esperienza dei Parchi Educanti.

Inoltre, dalla seconda metà di Aprile 2020, RECUP ha preso parte al programma Dispositivo Aiuto Alimentare messo in campo dal Comune di Milano, nato per fronteggiare gli effetti del lockdown per l’emergenza Covid-19 sul sistema di distribuzione e sostegno alimentare alle persone che erano già o sono entrate, per effetto dell’emergenza, in situazioni di fragilità sociale ed economica.

RECUP rappresenta un’ennesima prova di quanto la forza e l’energia di un attivismo giovanile pieno di visione possa portare a cambiamenti tangibili nel quotidiano.

Un progetto ambizioso che non accenna a rallentare, tantomeno a fermarsi.

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