Dopo l’ennesima protesta, durante il primo weekend di F1, sulla questione DAS, la Red Bull ha ottenuto ciò che le serviva. Il team principal Christian Horner ha infatti dichiarato che alla scuderia di Milton Keynes si lavora per realizzarne uno ancora più estremo.
Red Bull DAS – Le parole di Horner
La FIA ha dichiarato nuovamente legale la soluzione detta DAS, Dual Axis Steering, utilizzata sulle Mercedes di Bottas e di Hamilton. Nella giornata di sabato a Spielberg, la Red Bull ha avanzato una nuova protesta sul dispositivo; l’obiettivo non era farlo dichiarare illegale ma avere risposte sui limiti regolamentari dello stesso DAS. Infatti nella sede della scuderia austriaca si starerebbe lavorando ad un sistema ancora più estremo; queste le parole del team principal Horner:
“Si tratta di una zona grigia del regolamento. Mercedes ha avanzato la tesi che il DAS fa parte del sistema di sterzo, noi abbiamo rilevato che in questa forma è parte della sospensione. In definitiva, serve a scaldare le gomme. […] Volevamo assolutamente un chiarimento […] forse stiamo cercando una soluzione ancor più estrema. È un sistema molto complicato. Certamente lo abbiamo osservato e deve guadagnarsi il suo posto in macchina per via dei compromessi che esso comporta [..] È sicuramente qualcosa che verrebbe valutato per il resto dell’anno”.
Red Bull DAS – Vantaggi in corsa
Dopo la sua prima comparsa durante i test in Spagna il DAS ha continuato a destare stupore, dubbi e curiosità. In poche parole il “dispositivo del mistero” permette uno spostamento longitudinale del volante; questo significa che il pilota ha la possibilità di tirarlo a sé o spingerlo. Il movimento effettuato consente di modificare la convergenza delle ruote anteriori, cioè la loro angolazione; i vantaggi che si traggono riguardano principalmente velocità di punta, gestione delle gomme e comportamento in curva.
Durante il primo GP del mondiale 2020 di F1 la Mercedes ha usato il DAS solo nei “giri di out” fatti con la Safety Car in pista; l’obiettivo era preservare le gomme, visto l’unico pit stop, e portarle a temperatura in maniera ottimale e più velocemente. Il sistema DAS ha comunque passato l’esame ed è risultato legale perché definito dai commissari parte dell’impianto sterzante e non del gruppo sospensioni; notizia molto importante perché sterzo e tutto ciò che lo concerne non fanno parte dei componenti che saranno congelati.
La protesta della Red Bull è stata dunque una trovata per avere chiarimenti sulla questione in modo da poter valutare lo sviluppo dell’innovativo componente. La scuderia di Milton Keynes sembra essere la vettura più vicina a competere con Mercedes; il problema rilevante riguarda ovviamente l’affidabilità che dovrà essere impeccabile sia in caso di DAS che senza. Un doppio zero in classifica è un dato troppo pesante per essere ignorato; il DAS richiede dei compromessi e dei rischi che andranno ben valutati, tenendo conto anche del fatto che dal 2021 non sarà più legale avere i “volanti mobili”.
Beyond The Race – GP Austria 2020: We Are Back!
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