Reese Whiterspoon, 44 anni oggi, deve gran parte del suo successo a Elle Woods, la bionda studentessa di legge di La rivincita delle bionde. Il film, che può sembrare a primo impatto una semplice teen comedy, in realtà nasconde significati ben più nascosti, influenzati dai gender studies, e riesce ad ergersi a film simbolo del terzo femminismo.
In questo articolo andremo perciò ad analizzare il lungometraggio e la sua iconica protagonista secondo le teorie di genere. Tramite Elle, Reese Whiterspoon non ha permesso soltanto alle bionde di avere una dignità, ma a tutte le giovani adulte all’inizio del terzo millennio.
Reese Whiterspoon e il diritto alla femminilità
Femminilità e femminismo
Il ritorno della femminilità evidente in La rivincita delle bionde si lega molto bene al femminismo girlie, che si esprime al meglio tramite la cultura pop. Ma qual è il target di riferimento?
Le girlies sono donne adulte, tra i 25 e i 37 anni, i cui principi sono basati su una rivendicazione della cultura più espressamente femminile. Largo spazio perciò al colore rosa e alla cura della propria immagine. Soprattutto, le girlies mettono tra le prime esigenze il piacere sessuale, proprio e altrui.
L’eroina girlie è comunemente carina ma elegante, in grado di badare a se stessa e attenta alle problematiche sociali; soprattutto, adopera ogni mezzo per ottenere ciò che vuole e realizzare i propri desideri. Questo tipo di film unisce la tradizione tipicamente fiabesca della ragazza che trova il vero amore con l’idea di donna forte e indipendente. Il concetto appena esposto trova conferma nel sapiente utilizzo dei costumi.
Costumi e femminilità
I costumi sono la chiave utile per esplorare i ruoli che la donna ricopre in un film. Sono davvero importanti specialmente nelle commedie rosa, che, per definizione, hanno come target principale il pubblico femminile, con cui, in sala, instaurano un dialogo proprio attraverso la moda. La scelta dei costumi determina il carattere di un personaggio tanto quanto la scelta delle parole che adopera.
Non è un caso che il personaggio di Reese Whiterspoon utilizzi i vestiti e la propria femminilità per raggiungere uno scopo.
Elle Woods si iscrive infatti ad Harvard essenzialmente per riconquistare l’ex fidanzato, e per farlo utilizza come veicolo il proprio corpo e la propria sessualità, mandando un video per l’ammissione in cui è in bikini.
Ciò non vuol dire che sia stupida, anzi: attraverso tanta determinazione, che ricorda quella delle veterane femministe, riesce a laurearsi con successo in legge. Elle si guadagna l’affetto del pubblico perché è resiliente, ma al tempo stesso è disposta a scoprire nuovi aspetti di sé e ad adattarvisi, come adatterebbe i propri vestiti ad una situazione del tutto nuova.
L’adattarsi e il concetto di mascherata
La domanda principale di La rivincita delle bionde è: Elle riuscirà ad essere un potente e brillante avvocato della East Coast, oltre ad essere bionda, bella e sexy? La risposta è sì.
Attraverso un’entusiastica attenzione all’importanza di adattarsi ad un ruolo sociale tramite il proprio aspetto, Elle è infatti efficacemente in grado di scivolare da un “costume” all’altro a seconda del ruolo che si trova a ricoprire.
Tramite il suo personaggio, Reese Whiterspoon attua una vera e propria mascherata femminile, che le servirà per tutto il film per uscire indenne e vittoriosa dalle situazioni. Nonostante infatti abbia puntato sul proprio corpo per essere ammessa ad Harvard, la commissione è rimasta impressionata dai punteggi molto alti ottenuti ai test di ingresso. Anche durante le lezioni, Elle si ritrova a dare sfoggio al proprio acume e alla propria intelligenza, dimostrando che è perfettamente compatibile con un’immagine attraente.
Conclusioni color rosa
Mantenere il diritto di Elle a essere bionda e vestirsi di rosa era la sfida principale del film, ma soprattutto del finale. La ragazza infatti vince la causa che le permette di laurearsi indossando un completo interamente rosa e con una voluminosa acconciatura di boccoli biondi, senza tuttavia venir meno ad argomentazioni efficaci. È infatti la professionalità di Elle che aiuta il pubblico a prenderla sempre sul serio, indipendentemente dal fatto che somigli ad una Barbie.
Ciò che comunemente ci si augura nel finale di La rivincita delle bionde è proprio la laurea di Elle, dal momento in cui la cultura americana ha sempre puntato molto sul diritto allo studio come fondamentale per il futuro, e soprattutto aperto indistintamente anche alle donne. Elle può dunque tranquillamente laurearsi in legge grazie alla sua intelligenza, e non grazie esclusivamente alla propria bellezza.
Chiara Cozzi
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