Sembra ormai scontato che una settimana prima del Natale si imporrà il divieto di spostamento tra le Regioni, a prescindere dalla fascia in cui si trovano.
La data precisa (si parla del 18 o 19 dicembre) verrà stabilita ad inizio settimana quando è previsto l’incontro con i presidenti di Regione ma sicuramente verrà inserita nel nuovo Dcpm previsto per il 4 dicembre.
Queste misure sono rese indispensabili per non vanificare gli sforzi fatti in queste settimane nel rallentare la curva del contagio. Dal Comitato Tecnico Scientifico fanno sapere infatti che bisogna in ogni modo scongiurare “che possa ripetersi quanto accaduto durante l’estate con oltre 8 milioni di persone in movimento che nella settimana di ferragosto hanno provocato una seconda ondata tanto drammatica”.
Cerchiamo di capire nel dettaglio le regole che entreranno in vigore.
Chi si aspettava delle deroghe al coprifuoco almeno per il giorno di Natale e di Capodanno rimarrà deluso: confermata infatti la fascia oraria dalle 22:00 alle 6:00 in cui non è possibile circolare se non muniti di autocertificazione.
Per quanto riguarda i centri commerciali invece si dovrebbe andare verso la proroga dell’apertura almeno fino alle 21 per favorire lo shopping natalizio, nonostante gli inviti alla “sobrietà” del Presidente del Consiglio.
Le prime indiscrezioni sul nuovo Dcpm che entrerà in vigore il 4 dicembre: coprifuoco invariato, divieto spostamento tra regioni e deroga per i centri commerciali
Rimane invece invariata la situazione per i ristoranti che possono aprire solo in fascia gialla e solo fino alle 18, compreso il giorno di Natale e Santo Stefano.
Raggiungere le seconde case sarà possibile solo se si trovano in fascia gialla e si è residenti mentre è vietato nelle zone arancioni in quanto non si può lasciare il proprio Comune. Stesso discorso per raggiungere i parenti, l’unica possibilità è il rientro al domicilio o alla residenza. Si sta pensando ad una deroga per andare a trovare chi vive da solo, mentre chi vuole passare le feste in albergo potrà farlo se questo si trova nella stessa Regione.
Verrà inserita probabilmente anche una raccomandazione sul numero di persone con le quali passare i giorni di festa, anche se non si può parlare in questo caso di vere e proprie imposizioni.
Infine chi torna dall’estero dovrà sottoporsi necessariamente al periodo di quarantena e si cerca un accordo con Bruxelles per uniformare le regole relative agli impianti sciistici.
Valerio Altieri