Renato Brunetta torna alla Pubblica amministrazione nel governo di Mario Draghi. Consigliere economico della presidenza del Consiglio con i governi Craxi, Amato e Ciampi, presidente della commissione per la Riforma del mercato del Lavoro con il ministro Gianni De Michelis, Renato Brunetta approda per la prima volta al governo nel 2008 con Silvio Berlusconi, chiamato a ricoprire l’incarico di ministro della Pubblica amministrazione. La sua riforma punta a valutare e premiare il merito per rendere più efficienti gli uffici pubblici.

Renato Brunetta, 70 anni, è nato a Venezia ed è di nuovo ministro della Pubblica amministrazione, incarico che aveva ricoperto nell’ultimo governo Berlusconi. Già deputato ed eurodeputato, da capogruppo alla Camera ha guidato Forza Italia con piglio deciso, creando di fatto un centro studi e un centro di comunicazione delle politiche del partito.

Economista, fiero delle sue origini umili (la famiglia aveva una bancarella di souvenir), è stato professore ordinario di Economia del lavoro a Tor Vergata. Sposato con Tommasa Giovannoni Ottaviani detta Titti, con lei produce vino nella loro tenuta vicino al santuario del Divino Amore, a Roma.

Noto per le sue idee radicali nella gestione dei dipendenti pubblici, che in questi minuti si stanno già sfogando sui social network, ha puntato sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, la trasparenza deicurricula e delle retribuzioni dei dirigenti e dei conduttori e collaboratori della tv pubblica, ma anche sulla diminuzione delle auto blu.

Renato Brunetta moglie: Brunetta si è sposato a Ravello il 10 luglio del 2011 con Tommasa Giovannoni detta Titti, architetto arredatrice di interni, nata a Roma il 14 luglio 1963, coltiva due grandi passioni, la musica e la cucina.

Renato Brunetta figli: non ha figli naturali ma ha un ottimo rapporto con i due figli della moglie: Dario e Serena.

Chi è Renato Brunetta biografia 2020:

Renato Brunetta biografia 2020: Renato Brunetta nasce a Venezia il 26 maggio del 1950, figlio di un venditore ambulante di gondole di plastica nera e crebbe a Venezia.

Ultimo di tre fratelli e di gente povera, come ha definito lui stesso, si iscrisse al Liceo Classico Foscarini e poi all’Università di Scienze politiche ed economiche di Padova dopo si laurea il 2 luglio del 1973.

Renato Brunetta diventa vicepresidente del Comitato manodopera e affari sociali dell’Ocse con sede a Parigi dal 1985 al 1989.

Poi sarà dall’83 all’87 che Renato Brunetta diventa responsabile presso il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali delle strategie per l’occupazione e la politica dei redditi.

Diventa il primo presidente negli anni 1989 e fino al 1993 dell’EALE, l’Association of labour Economist.

Renato Brunetta nel 2000 si candida a sindaco di Venezia tra le file del Polo delle Libertà di Silvio Berlusconi ma è sconfitto da Paolo Costa, candidato del centro sinistra al ballottaggio.

Viene eletto consigliere comunale a Bolzano il 21 novembre del 2005 e poi si dimette un mese dopo.

Dal 2007 al 2008 Renato Brunetta diventa vicecoordinatore nazionale di Forza Italia, nonché viene nominato responsabile del settore programma e d entra nella direzione nazionale del Popolo delle libertà.

Renato Brunetta si candida ancora una volta a marzo del 2010 come primo cittadino della sua città natale, Venezia sempre per il centrodestra ma ancor auna volta deve fare i conti con una sconfitta visto che al primo turno vince Giorgio Orsini candidato del centro sinistra che ottiene il 51,15% dei voti.

Per Brunetta è un’amara sconfitta e punta il dito contro la Lega nord, rea a suo dire di non averlo sostenuto nella campagna elettorale.