Renzi chiede un incontro a Conte e lancia il progetto del “Sindaco d’Italia”

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Di Redazione Metropolitan

Renzi chiede un incontro a Conte per risolvere i conflitti all’interno dell’esecutivo.

La conferenza stampa al Senato di Matteo Renzi

Matteo Renzi incontrerà il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per un confronto sui temi cruciali per la sopravvivenza del governo. È stato lo stesso leader di Italia Viva, in una conferenza stampa al Senato, ad annunciare di voler chiarire la posizione del partito in merito al sostegno al governo, per “mettere fine a questo teatrino”.

Credo che la cosa più pulita sia vedersi la prossima settimana. Le telenovelas funzionano quando poi c’è un elemento di chiarezza. Serve una forma di trasparente chiarezza. Ho chiesto a Conte di vederlo la prossima settimana, se lo riterrà utile.

In risposta alla richiesta di incontro, il Premier Conte ha dichiarato:

Renzi mi ha chiesto un incontro e ho già risposto che sono ben disponibile, la mia porta è sempre stata aperta e sarà sempre aperta: sicuramente ci vedremo la settimana prossima.

Le questioni sul tavolo del governo

L’attrito tra Italia Viva ed il resto del governo tiene banco ormai da diverso tempo, ma la situazione è peggiorata in seguito ad un’intervista di Matteo Renzi rilasciata a “Porta a Porta”, nella quale il l’ex segretario PD e Premier aveva paventato la necessità di far nascere un “governo istituzionale per le riforme”. Il progetto mira a introdurre una riforma che permetta l’elezione diretta del Capo del Governo, trasformando l’attuale Repubblica parlamentare in un sistema presidenziale.

Sul tavolo, però, ci sono altre questioni scottanti, come la cancellazione del reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5S, lo sbloccacantieri e la sfiducia individuale del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per via della riforma della prescrizione, fortemente osteggiata da Italia Viva e da tutti i partiti di opposizione.

Noi non abbiamo il desiderio di rompere, ma cerchiamo di trovare dei compromessi finché sarà possibile. Le questioni sono quattro. L’elezione diretta del sindaco d’Italia, ovvero il premier, i cantieri, il reddito di cittadinanza e il grande tema della giustizia.

Sul punto, però, non si è fatta attendere la risposta del M5S; il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha infatti chiarito che:

La mozione di sfiducia proposta da Renzi al nostro capo delegazione Bonafede significa mettere fine al governo

Il “Sindaco d’Italia”

Uno dei temi caldi, quindi, è quello del cosiddetto “Sindaco d’Italia“, ovverosia un progetto di riforma istituzionale che porterebbe all’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Matteo Renzi, nella puntata di “Porta a Porta” ha lanciato un appello a tutte le forze politiche in campo:

Siccome non si può andare avanti così con le scene che abbiamo visto, fermi tutti. Faccio un appello a tutte le forze politiche, a Zingaretti, Di Maio, Crimi, Conte, Leu, Salvini, Berlusconi, Meloni. Dico: portiamo il sistema del sindaco d’Italia a livello nazionale. Si vota una persona che sta lì cinque anni ed è responsabile. Per me la soluzione è l’elezione diretta del presidente del Consiglio

Il gruppo dei responsabili

Renzi ha anche parlato dell’ipotesi, circolata nella giornata di ieri, di un “gruppo di responsabili” pronti a prendere il posto dei parlamentari di Italia Viva in caso di uscita dal governo:

Non ce l’hanno fatta ma ci hanno provato. Hanno cercato di raccogliere i senatori responsabili che vorrebbero prendere il nostro posto. Ma se lo vogliono fare non c’è niente di male. Se il presidente del Consiglio o qualche suo collaboratore vogliono sostituirci non c’è niente di male, ma la prossima volta farebbero meglio a riuscirci.

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