Renzo Piano propone il nuovo ponte di Genova

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Di Redazione Metropolitan

Renzo Piano, a due settimane dal crollo del ponte Morandi, consegna un suo progetto per la ricostruzione del viadotto.

L’archistar genovese ha incontrato il governatore Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, e si è reso disponibile a lavorare sul piano di rifacimento.

Giovanni Toti e Marco Bucci con Renzo Piano (Photo Credits: www.ilfattoquotidiano.it)

L’architetto ha realizzato un progetto concretizzato nel plastico che ha portato con sé nell’incontro in Regione. I pali dell’illuminazione sono l’elemento “memoriale” del progetto. Quarantatré pali illuminati, tante quante sono le vittime del vecchio ponte, che sarebbero visibili in tutta la vallata.

Il progetto presentato alla riunione (Photo Credits: www.agi.it)

Il progetto di Piano è diverso rispetto a quello parzialmente annunciato da Autostrade per l’Italia: un viadotto in acciaio con una struttura strallata. Renzo Piano, invece, prevede una linea semplice e pulita, priva di “strallatura”, ovvero di strutture che sovrastino la carreggiata, con il peso sostenuto interamente dai piloni. Un ponte con altissimi steli con luci a forma di vele. Campate corte, tranne sopra i binari, dove saranno un po’ più allungate. 

L’idea di ponte (Photo Credits: www.corriere.it)

Dev’essere un ponte che esprima il ricordo di una tragedia e il suo elaborarsi nel tempo” ha detto l’architetto, specificando di avere “un’idea, ma è soltanto l’inizio”. 

Spiega il governatore Toti: “Piano si è offerto volontariamente, da genovese competente, di regalare alla città un progetto per il rifacimento del ponte Morandi”. E la Regione Liguria, così come il Comune di Genova, ha accettato volentieri l’aiuto.

Giovanni Toti con l’architetto (Photo Credits: www.ilpopolano.com)

Per Genova serve un progetto di rinascita, di riscatto per tutta l’area colpita. Non c’è solo un ponte da ricostruire, ma un pezzo di città in trasformazione da ridisegnare” dice l’architetto e senatore a vita. “Quello del ponte è un tema che tocca tutti e tutte le corde: da quella tecnologica a quella poetica”.

Renzo Piano spiega la sua idea (Photo Credits: m.gazzettadireggio.gelocal.it)

Renzo Piano specifica che l’area dove passava il ponte ha un grande valore urbanistico. Sotto il ponte non può essere previsto che uno spazio vuoto e dunque un parco con incubatori di imprese, residenze, start up. Ciò per fare in modo che la calamità possa anche diventare occasione di riscatto per Genova.

Renzo Piano vuole riscattare la città (Photo Credits: www.huffingtonpost.it)

Sui tempi di ricostruzione, infine, l’archistar ha affermato: “Credo nei tempi giusti. Bisogna fare presto, ma non in fretta“.

Entro il 31 agosto si conosceranno ulteriori dettagli del progetto.

Intanto, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, è tornato ad esprimersi sulla questione della ricostruzione. “Che Autostrade debba ricostruire il ponte è scontato in termini risarcitori. Sugli immani danni morali e civili è normale che debba mettere i soldi. Ma è altrettanto normale che non possa ricostruire. Sarebbe irrispettoso nei confronti delle famiglie e dei cittadini“.

Il ministro Danilo Toninelli (Photo Credits: www.liberoquotidiano.it)

Per Toninelli la prima vera grande opera di cui ha bisogno questo Paese è un imponente e organico piano di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Patrizia Cicconi