Ieri nel locale del Pigneto ‘Na Cosetta, il talento di Renzo Rubino ha incantato il pubblico, dando il via al suo mini #superinutiletour.
Sì, parliamo di talento quando ascoltiamo Renzo Rubino. Il giovane cantautore tarantino si è fatto conoscere al grande pubblico nel 2013, partecipando a Sanremo Giovani con una canzone che tratta la tematica dell’amore gay. La celebre “Il postino (amami uomo)” gli è valsa il terzo posto in classifica e il Premio della critica Mia Martini. Vittoria importante per la comunità lgbt, che trova in Rubino un portavoce al di fuori della solita scena commerciale. La particolarità della musica di Rubino sta nel fondere tonalità indie pop a sfumature rock. I testi rispecchiano la stessa dicotomia musicale e riflettono l’anima ironica e bizzarra di un cantautore che sa essere anche serioso e introverso.
Con “Ora” partecipa nel 2014 alla sfida tra i Big di Sanremo piazzandosi terzo e vincendo, con un altro brano, il premio dell’orchestra al miglior arrangiamento. La melodia è effettivamente memorabile, tant’è che dalla testa del sottoscritto non se n’è andata da quel Sanremo. “Vorrei svegliarmi a mezzogiorno di una vita senza fretta” potrebbe essere un desiderio che per Rubino si è probabilmente avverato visto il tempo trascorso prima dell’uscita dell’ultimo album. “Il gelato dopo il mare” è infatti un’opera più matura e la sua prolungata gestazione ha dato i suoi frutti: un inno alla vita, un gelato di cui Rubino ha sapientemente scelto i gusti.
Durante la serata, il susseguirsi delle canzoni ha evidenziato i toni dell’album: atmosfere eleganti e raffinate, una giungla di suoni che si intrecciano come liane. Da bravo artista Rubino dedica molta attenzione ai suoi live, curandone anche la scenografia e le luci. La location di ieri sera purtroppo non ha reso giustizia al suo estro: ‘Na cosetta è un bellissimo locale del Pigneto che ha nomi enormi in cartellone (uno su tutti Morgan Lunedì 9 Ottobre) ma forse non è ancora adatto all’accoglienza di così tante persone, confido nelle future migliorie dei gestori.
Con il suo mix di sonorità travolgenti, di versatili musicisti che lo accompagnano e di parole scanzonate, Renzo Rubino è una boccata d’aria fresca nel vasto panorama indie rock italiano. Chissà “cosa direbbe Lucio”.