Salve a tutti, siamo nuovi della redazione InfoNerd; abbiamo una passione per l’informatica e il gaming. Vogliamo creare una rubrica, in generale su ciò che concerne, appunto, l’informatica e il gaming nel termine più generale possibile, abbracciando più campi, ma senza disperdere le informazioni.
Sappiamo che è un mare pieno di pesci e che tantissimi sono anche molto competenti ed esperti, noi vogliamo fare la nostra parte, introducendoci in un settore che ci sta a cuore. Noi vogliamo, dare informazioni spicciole e crescere con tutti voi, che ci seguite e se ci vorrete seguire. Accettiamo ogni genere di critica e consiglio, e cercheremo di portare articoli anche su ciò che ci consiglierete.
L’idea principale è quella di poter presentare build accessibili a tutte le tasche (tecnologia cheap) con buone prestazioni, quindi rapporto qualità/prezzo massimo.
Ovviamente proveremo anche i giochi di cui tratteremo e non solo, spiegheremo anche le nostre scelte e daremo, dove possibile, pareri anche più filosofici.
Come primo argomento, vi presentiamo un modo, già trattato ma interessante, su come poter risparmiare sul retro-gaming.
Molti di voi avranno già sentito parlare del RaspBerry e dei suoi molteplici impieghi, esistono diverse versioni, ma quello che andremo ad utilizzare è il secondo modello, ossia il RaspBerry 2 / B.
E’ un computer single-board, ossia un circuito stampato con tutti i componenti necessari per il funzionamento.
Del tipo barebone, monta una CPU Broadcom BCM2836, con frequenza di clock da 0.9 Ghz, quad core 64bit, monta 1GB DDR3 di RAM a 1600 MHz di frequenza ed ha 4 porte USB, 1 HDMI e pesa appena 45 grammi.
Non ha una memoria interna dedicata, ma si possono mettere le MicroSD dove installare il sistema operativo, che è basato su GNU Linux.
Il prezzo si aggira intorno i 30€, comodo vero?
Ora tornando a noi e all’argomento principale, Nintendo da un po’ di tempo a questa parte, ha riproposto nuove versioni del NES, come console retro-gaming. Come trovata commerciale è stata davvero una bella mossa, per avvicinare vecchie leve ed i giovani che vogliono avvicinarsi alla storia del gaming anni ‘90. Il punto ora è, se siete come noi e non volete spendere una fortuna per tutte le riproposte retro-gaming che usciranno, possiamo adottare metodi alternativi per avere comunque in casa un dispositivo in grado di emulare ogni sorta di console degli anni passati con poco più di 50€ ed è possibile investire i soldi rimanenti per le nuove uscite Nintendo (o di altre case produttrici), perché è giusto sostenere chi ci lavora dietro.
E qui entra in gioco il nostro RaspBerry che, con un apposito case stile NES, fa sì che con pochi euro faccia tutto ciò che abbiamo citato prima.
Passando al prodotto, esteticamente si presenta come un NES Mini della Nintendo; i materiali, per il prezzo pagato, sono di buona qualità ed il nostro RaspBerry entra perfettamente all’interno. Inutile discutere della qualità di questa macchina perché è documentata da molti magazine e persone del settore.
L’emulazione è fluida, garantita dal software RetroArch che contiene al suo interno tutti gli emulatori delle console passate in continuo aggiornamento.
La qualità video rispetta gli standard dei giochi dell’epoca con evidenti (nonché ovvi) “pixeloni” su una TV HD.
(Se comunque volete sapere come installare la ROM e configurarla al meglio, fatecelo sapere). Quindi se volete risparmiare ed avere a disposizione una intera ludoteca “retrò”, questa è la scelta più sensata secondo noi.
Alla prossima dai MakeAByte!
(Kyosuke & Narzoth)