Quando nemmeno la morte riesce a fermare il Revenge porn: il caso di Tiziana Cantone continua anche dopo il suicidio. Uno dei suoi video intimi è tornato virale. La battaglia della madre della vittima continua, ma la soluzione definitiva del caso sembra ancora lontana se non impossibile
Tiziana Cantone: quando il Revenge porn non ha fine
Il caso Tiziana Cantone non ha avuto fine nemmeno con la sua morte. La 31enne napoletana che si tolse la vita dopo la diffusione di video privati avvenuta senza il suo consenso, continua a vedere calpestata la propria volontà. La donna aveva citato in giudizio i siti web che avevano favorito la diffusione dei video, ma aveva perso la causa. L’ultima mossa era stata il suicidio.
La madre, Teresa Giglio, non si era arresa e aveva continuato la battaglia: grazie ad una società americana era riuscita ad eliminare dal web i video che riprendevano la figlia senza il suo consenso. La successiva legge contro il Revenge porn sembrava aver messo un punto alla situazione, ma purtroppo così non è stato. La prima volta i video sono stati ricondivisi a maggio con tanto di presentazione iniziale “I video della defunta Tiziana, che si è suicidata dopo che il suo video è stato diffuso su Internet, sono stati rimossi. Fino ad ora! Divertiti!”. La situazione si è ripresentata. Anche in questo caso si procederà con l’eliminazione dei video, ma non si può impedire del tutto che ricapiti nuovamente. Qualcuno potrebbe sempre aver salvato il materiale per ripubblicarlo eventualmente a suo piacimento.
Francesca De Fabrizio
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