Riaperture cinema, ristoranti e palestre: Draghi chiede soluzioni meno rigide

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Di Redazione Metropolitan

Draghi chiede al Cts soluzioni meno rigide per permettere le riaperture di cinema, ristoranti e palestre. Fondamentali saranno le indicazioni sull’andamento dei contagi fornite dall’Istituto superiore di sanità, previste per venerdì 16 aprile. L’unica certezza è che non si avranno vere riaperture fino a quando non saranno messi in sicurezza anziani e soggetti a rischio. Il premier ha già dato indicazione di iniziare la programmazione per l’eventuale riapertura, partendo da protocolli non troppo rigidi per attività in difficoltà. Il presidente del Consiglio sta lavorando in contatto con il ministro Speranza, Franco Locatelli del Cts e il commissario Francesco Paolo Figliuolo. L’obiettivo è permettere la riapertura in sicurezza di cinema, teatri, bar, ristoranti, palestre, fiere ed eventi.

Riaprire musei, cinema, teatri e spettacoli dal vivo

Il Comitato tecnico scientifico ha preso in considerazione le richieste di musei, cinema, teatri e spettacoli dal vivo. La speranza è quella di un ampliamento della capienza consentita, da 200 persone a 400 al chiuso e da 400 a 1.000 all’aperto. Franco Locatelli e il suo portavoce Silvio Brusaferro hanno avuto un colloquio con il ministro della Cultura Dario Franceschini. Nelle prossime ore il Cts riceverà una proposta che prevede una riapertura, con il ritorno alla zona gialla, di cinema e teatri, con una capienza del 50% invece che del 25%. Per i musei l’ipotesi è quella di riaprire permettendo solo visite a tempo e percorsi obbligatori.

Pressione da parte dei ristoratori

Nelle prossime ore la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) incontrerà il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Lo scopo è sottoporre il protocollo, già presentato a gennaio, che prevede ristoranti aperti anche la sera nelle zone gialle e a pranzo in quelle arancioni, con prenotazione obbligatoria. A maggio, grazie ad un’accelerazione della campagna vaccinale, si potrebbe tornare a cenare fuori casa, posticipando il coprifuoco dalle 22:00 a mezzanotte. Possibilità dunque che i locali riaprano la sera, ma unicamente per le strutture in possesso di tavoli all’aperto e dehors.

Palestre

Solo dopo sarà il turno delle palestre, per quali si ipotizza una riapertura che consenta però esclusivamente lezioni individuali.