Pochi giorni fa Ridley Scott si è espresso a favore della possibilità di un sequel per Blade Runner 2049.
Blade Runner 2049 è a sua volta il sequel di Blade Runner, uscito nelle sale nel 1982 e quindi verticinque anni fa. All’epoca il film si rivelò quasi rivoluzionario, ottenendo un successo strepitoso tra il pubblico, cosa che apparentemente non si può dire di Blade Runner 2049 che, pur avendo ricevuto buoni apprezzamenti dalla critica, ha riscontrato un certo insuccesso al box office.

È necessario specificare che la regia di Blade Runner e quella di Blade Runner 2049 sono state assegnate a due persone diverse: a Ridley Scott spetta la paternità del film originale mentre il sequel è stato girato sotto la direzione di Denis Villeneuve. Tuttavia sappiamo che Ridley Scott ha avuto voce in capitolo (e pure parecchia) nel film che vede protagonisti Ryan Gosling, Jared Leto e Harrison Ford. Il regista dice la sua sul film, asserendo che:
“Era troppo lungo. Ed è stata colpa mia, la maggior parte della sceneggiatura era mia.”
“Le idee principali derivano da Blade Runner. Tyrell è un miliardario, dal 5 al 10 percento dei suoi affari derivano dalle Intelligenze Artificiali. Come un dio, ha creato esseri perfetti che non si distinguono dagli umani. Poi dice: ‘Creerò un’Intelligenza Artificiale. Un maschio e una femmina. Non sapranno di essere IA. Li farò incontrare, s’innamoreranno, consumeranno ed avranno un figlio.’ Questo accadeva nel primo film. Il sequel risponde alla domanda: cos’è accaduto a quel bambino? Devi avere il bambino ma non puoi avere la madre che è morta in maniera inspiegabile quattro mesi dopo lo svezzamento. Le ossa sono dentro la scatola sepolta ai piedi dell’albero. Sono tutte idee mie. La fidanzata digitale è mia. Volevo un’evoluzione di Pris che era incredibilmente sexy nel film originale.”

Nonostante l’autocritica quindi Scott è pronto a sperimentare nuove idee e stimoli, indulgendo nel pensiero di un Blade Runner 3. Essendo però impegnato in una montagna di progetti, non si sa quando questa ipotesi diventerà realtà.
Nel frattempo speriamo solo di non dover pazientare per altri venticinque anni.
-Alessandro Mannarini-