“Rimborsopoli”, tra i 52 imputati Bossi jr e Nicole Minetti

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Di Redazione Metropolitan

“Rimborsopoli” delle spese pazze al Pirellone conta 52 dei 57 imputati al processo, tra cui spiccano Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi, condannato a 2 anni e 6 mesi, e Nicole Minetti, ex consigliera Pdl, con una pena di un anno e 8 mesi.

“Rimborsopoli” lombarda che vanta tra gli imputati per peculato tutto gli ex consiglieri ed ex assessori della Regione Lombardia. Tra questi anche Massimiliano Romeo, attuale capogruppo al Senato della Lega. La condanna inflittagli è di un anno e 8 mesi, con pena sospesa. A Romeo sono state contestate spese indebiti, come molti pranzi, in un periodo di quattro anni. Assolti o prescritti cinque ex consiglieri regionali.

Massimiliano Romeo (Credits: youtube.com)

Le indagini su “Rimborsopoli”

Al centro delle indagini furono i rimborsi per le cosiddette “spese pazze” di assessori e consiglieri effettuate tra il 2008 e il 2012. Secondo il tribunale di Milano, gli uffici del Pirellone sarebbero stati proprio lo scenario del meccanismo abituale di rimborsi pubblici sfruttati a fini esclusivamente personali da parte dei funzionari della Regione lombarda. In tutto sottratti illecitamente circa tre milioni di euro. La grana dei rimborsi aveva colpito anche, più recentemente, alcuni politici del M5S.

Il Pirellone, sede degli uffici della Regione Lombardia (Credits: www.malpensa24.it)

Il legale di Romeo, Jacopo Pensa, dichiara che punterà tutto sulla mancanza di dolo.

“Se c’è un sistema, c’era da 30 anni e loro lo hanno ereditato in buona fede. Faremo appello. Noi puntiamo alla revisione delle condotte contestate perché per noi c’è  la mancanza del dolo nel peculato.

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L’avvocato Jacopo Pensa (Credits: lastampa.it)

Pena pesantissima per Stefano Galli

Ma la condanna più pesante dell’inchiesta “Rimborsopoli” è quella inflitta all’ex capogruppo in Consiglio della Lega, Stefano Galli, condannato a 4 anni e 8 mesi. Accusato di peculato e truffa, avrebbe pagato con i soldi pubblici il matrimonio della figlia Laura Verdiana e avrebbe fatto assumere alla Regione, come consulente, il genero Corrado Paroli, anch’esso tra gli incriminati.

Stefano Galli (Credits: liberoquotidiano.it)

Disposti i risarcimenti

I giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano hanno disposto confische e provvisionali di risarcimento alla Regione Lombardia per centinaia di migliaia di euro. Risarcimenti a carico degli imputati che, durante il procedimento, non hanno versatol’equivalente del denaro sottratto alle casse pubbliche.

Patrizia Cicconi