Rinviato il Consiglio dei ministri (probabilmente a venerdì 18 gennaio) che avrebbe dovuto affrontare la questione della pubblicazione del decreto che fissa le regole per accedere al reddito di cittadinanza e quota 100.
Rinviato, quindi, il reddito di cittadinanza e anche quota 100, i due provvedimenti bandiera del governo giallo-verde. La promessa di attuarlo in tempi brevi sembra essersi quindi dissolta, secondo le opposizioni.
Parlando al congresso degli Stati Generali dei consulenti del lavoro in corso a Roma, il premier Giuseppe Conte giustifica lo slittamento dell’approvazione del reddito di cittadinanza e quota 100.
Il premier Conte motiva il reddito di cittadinanza rinviato
Giuseppe Conte, intervenendo agliStati Generali,ha spiegato la situazione in un lungo discorso. Precisa che lo slittamento del decreto sul reddito di cittadinanza è stato necessario.
“Il governo vuole fare le cose per bene. È una riforma complessa che servirà per la stabilità sociale e la produttività del paese. Per aiutare occupazione e crescita serviranno investimenti, innovazione e semplificazione. In Consiglio dei ministri lo abbiamo rinviato alla prossima settimana perché vogliamo preparare tutto al meglio. Non è una concessione elettorale ma il manifesto di questo governo. Un meccanismo per valorizzare il capitale umano disperso in Italia“.
Gli interventi di Di Maio e Salvini
Il vicepremier Luigi Di Maio, che nei primi giorni di gennaio aveva mostrato l’ultima bozza del reddito di cittadinanza, precisa che il rinvio è dovuto al lungo lavorio da parte della Ragioneria generale dello Stato.
“Sul reddito di cittadinanza ci sono perplessità ma forse è la più significativa, decisa e coraggiosa riforma politica attiva del lavoro varata negli ultimi anni. Stiamo prevedendo un sistema integrato e stiamo acquisendo il parere della Ragioneria, ma ciò non significa che ci sia alcun problema. Quello che interessa è la pubblicazione in Gazzetta ufficiale“ precisa il vicepremier.
“Se i tecnici ci dicono dateci qualche giorno in più, preferisco usare tre giorni in più e fare un buon servizio che fare le cose di corsa. È fondamentale non fare errori. Non devo per forza approvarlo venerdì se posso farlo mercoledì e farlo meglio” ha spiegato il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ieri sera alla trasmissione Porta a Porta in onda su Rai Uno.
Anche quota 100 rinviato
Il premier interviene anche sulla questione di quota 100 rinviato.
“Stiamo impostando quota 100 non solo come cosa giusta, per superare la Fornero, ma soprattutto per assicurare ricambio generazionale. Non anticipo dati ma posso dire che Eni, e non è la sola, mi ha anticipato che nel 2019 per un lavoratore che esce ne saranno occupati due/tre”.
Patrizia Cicconi