

“RIOT” è un disco volutamente eterogeneo, una raccolta di tredici tracce, pensieri, intuizioni che ad un primo ascolto sembrano non essere vincolate ad un concept specifico. In questo lavoro Izi ha deciso di riunire più percorsi per non limitarsi, mosso dalla necessità di esprimere liberamente tutte le sfumature emotive radicate all’interno dei brani.
Il “bimbo magico” torna con un album che enfatizza i tratti più caratteristici del suo estro creativo, già emerso con i precedenti album, in particolare con “Aletheia”, l’ultimo disco che lo ha consacrato tra le penne più interessanti della scena.
Aletheia mostra la poliedricità, la volubilità, la frenetica voglia di esplorare tutto il possibile e di sperimentare, la scrittura istintiva, di getto, con testi che nascono da veri e propri flussi di coscienza.Se non un vero e proprio concept, la parola chiave del disco è proprio “RIOT”, il concetto di rivolta che non è da intendersi come un invito alla violenza quanto al “linguaggio di chi non viene ascoltato”, specie dopo aver urlato per un’eternità, le celebri parole di Martin Luther King che Diego ha fatto proprie e spostato su altri fronti.

Riot, la Tracklist
Come riportato dall’Ufficio Loud Promotion, a fare da biglietto da visita il brano “PUSHER”, manifesto di strada, il singolo scelto per annunciare il disco che rimette al centro del piatto le radici dell’artista ligure, l’immaginario crudo dei testi e del video e la presenza di alcuni degli esponenti della Wild Bandana Crew (Vaz Tè e Guesan). In “Pusher” Izi gioca con l’ambivalenza del termine, diventando uno “spacciatore di verità” e condividendo con il pubblico -come già fatto in passato- la sua personale ricerca di “ciò che è vero”.In Pusher e in altre tracce di “RIOT” il rapper assume le vesti del reporter, di chi documenta senza pregiudizio qualsiasi cosa lo circondi.
Una grande attenzione è stata riservata alle produzioni all’interno disco. Supportato dallo storico collaboratore David Ice, IZI ha seguito in prima persona la direzione artistica del progetto che -scritto tra Italia, Stati Uniti e Francia- accorpa diversi generi e diverse voci della produzione nel panorama italiano (Sick Luke, David Ice, Duffy, Marco Zangirolami) e internazionale (Sean Da Firzt, Jhonny Dutra, Bijan Amir, La$$a, Mohr, Leny Magoufakis, Prinzly, Todiefor), oltre alla straordinaria partecipazione di Benny Benassi nel brano “S8 K4SS4”. Nella stessa direzione va la scelta dei featuring, selezionati in quanto voci consone al progetto: dalle leggende della scena Gue Pequeno e Fabri Fibra ad uno dei principali maestri del rap d’autore Dargen D’Amico, e ancora Gemitaiz, Madman, Elettra Lamborghini, Nayt, Federica Abbate, Vaz Tè, Disme, Maestro, Leon Faun, Guesan e Piccolo G.
Non mancano gli ospiti internazionali: Dax, Idk e Sav12.
La tracklist completa
In “RIOT” Izi dipinge la propria esasperazione rispetto ad una società da cui si ritrova lontano, caratterizzata da automatismi logoranti, superficialità e infimo consumismo, da ipocrisia e incongruenze in ogni ambito e circostanza, ma soprattutto mette a nudo il proprio disprezzo nei confronti delle ingiustizie, delle cosiddette “cose più grandi di noi”, quelle che, secondo il pensiero comune, non cambieranno mai. Senz’altro Diego non vuole stare fermo nel Matrix. Insieme invita, se stesso e il suo pubblico, a non scappare, a imparare a confrontarsi con la realtà, senza violenza, ma continuando a porsi dubbi e richiedendo spiegazioni, pretendendo rispetto, chiarezza e trasparenza. In “RIOT” emergono spesso valori umani, anche se mai politicizzati in senso tradizionale, e un occhio puntato contro il sistema, vediamo ora la tracklist completa.
01 – Intro (Can’t breathe) ft Dax – Prod David Ice
02 – Al Pacino ft Idk – Prod Sick Luke
03 – Matrix ft Nayt – Prod David Ice
04 – Domani ft Piccolo G, Federica Abbate – Prod David Ice
05 – Miami Ladies ft Gue Pequeno – Prod La$$a, Mohr
06 – Flop ft Leon Faun – Prod Duffy
07 – Pazzo ft Fabri Fibra – Prod Leny Magoufakis
08 – Foto ft Gemitaiz, Madman – Prod Bijan Amir
09 – S8 K4SS4 ft Benny Benassi, Dargen D’Amico- Prod David Ice, Benny Benassi
10 – Pusher ft Guesan, Vaztè – Prod Sick Luke
11 – Faya ft Maestro, Sav12 – Prod Sean da Firtz, Jhonny Dutra
12 – Peligro ft Disme – Prod David Ice
13 – Parigi – Prod Prinzly, Todiefor

Un intro tutto ad un fiato susseguito da un tuffo nel passato
Riot si apre con Intro (Can’t breathe) feat. Dax. Il brano si apre con un dialogo che si ispira al film “Frida”, tratto da una conversazione con Diego Rivera. Diego ha deciso di reinterpretare in maniera più sognante il tutto assieme a Claudio Lauretta, noto imitatore italiano. A questo discorso si affianca il claim “Can’t Breathe”, non solo un riferimento ai recenti fatti di cronaca ma un messaggio che introduce al tema principale del disco: l’insofferenza nei confronti della realtà che ci circonda e la conseguente voglia di libertà ed il bisogno di risposte. Izi in questo pezzo decide di affiancarsi a DAX, rapper canadese di origini nigeriane che si contraddistingue per le incredibili doti liriche e narrative. La creazione del pezzo è stata fortemente influenzata dalla visione del film “A Beautiful Mind”, capolavoro ispirato alla vita ed alle visioni del matematico e premio Nobel John Forbes Nash jr.
AL PACINO feat. Idk è livello di sonorità è una delle tracce più “Riot” del disco. Realizzato a Roma in compagnia di Sick Luke. In questo brano IZI, è la penna del reporter che fotografa situazioni reali a diversi livelli della società, un occhio esterno capace di raccontare senza pregiudizio ciò che lo circonda denunciando l’abuso di potere. Per la realizzazione del pezzo, Diego ha chiesto una mano oltreoceano ad IDK, rapper americano nato a Londra. Oltretutto la sua strofa è stata realizzata interamente in freestyle. Il ritornello è tratto da “Fischia il vento”, inno partigiano di metà ‘900 (a sua volta ispirato da Katyusha, canto popolare sovietico). Sin da piccolo era un pezzo magico per Diego, non tanto per la questione politica quanto per il sentimento di rivalsa e l’immagine che ricreava nella testa del giovane artista ligure.
Il ritorno di Nayt, Federica Abbate con le influenze pop e la scoperta di Piccolo G
Matrix feat. Nayt è un brano autobiografico in cui l’artista racconta del suo arresto trasformando l’episodio in una metafora di denuncia contro il sistema, l’abuso di potere, la disinformazione ed il nuovo ordine mondiale. Il feat. con Nayt nasce dalla volontà di avere sul pezzo un artista consapevole, capace di affrontare il tema con la stessa potenza espressiva. Siamo tutti guerrieri della Luce, se vogliamo!
DOMANI feat. Piccolo G, Federica Abbate origine era un brano di Piccolo G, giovane artista in cui IZI si rivede molto. La strofa di Diego nasce successivamente, con l’intento di dare un senso ben preciso al brano. Inizia Piccolo G con una visione dell’amore più romantica e giovane a cui si aggiungono le parole di IZI, disilluse e arrabbiate. Federica Abbate ha seguito invece la linea melodica del ritornello, facendosi portavoce della parte femminile della coppia. È un pezzo che parla di una storia d’amore, ma soprattutto della fastidiosa e viscida sensazione che si prova nel sentirsi traditi, o meglio nel realizzare che non si tratta di una sensazione. Il tutto senza rinunciare a sperimentare musicalmente anche grazie al contributo della magnifica voce di Federica.
Guè ed Elettra Lamborghini volano a Miami e Leon Faun porta la sua ironia nel bagaglio
MIAMI LADIES feat. Guè Pequeno, Elettra Lamborghini è un brano frutto della disinvoltura dell’esperienza a Miami che fotografa un momento di spensieratezza, immortalando le vibes del momento. Le voci di IZI e Gue sono quelle originali di quando il pezzo è stato registrato, la strofa di Elettra è arrivata in seguito, Izi ha voluto ricreare un immaginario simile ad una delle scene cult di “Grease”, quella in cui le ragazze sfidano i ragazzi a ritmo di musica.
FLOP feat. Leon Faun nasce da un periodo di rabbia, celata in questo brano da un velo di ironia. IZI critica una società disfunzionale, raccontata nel pezzo a partire dal sistema circolare dell’industria musicale. Decide di affiancarsi a Leon Faun che nel suo immaginario si fa portavoce del mondo fantasy di cui IZI è senz’altro uno dei paladini. “Buon flop a questo mio disco, non so davvero cosa dirai!”
L’evergreen del rap italiano e la coppia che non fallisce mai
Pazzo feat. Fabri Fibra nasce in Francia, le voci sono state registrate nel corso di una notte nelle stanze di un hotel di Cannes dal sapore anni ’70. Il pezzo riprende la critica al sistema già presente in Flop ma spostandola nel mondo televisivo. Diego spiega che non tutto è come sembra, spesso si pensano cose strane degli artisti, ma la maggior parte di loro hanno i tipici problemi dettati dal fatto di Essere Umani, come tutti. La produzione è curata da Leny Magoufakis, produttore belga di origine greca.
Foto feat. Gemitaiz, Madman è un brano in cui Izi racconta che una volta sentito il beat di Bijan Amir ha immediatamente deciso che nella traccia ci sarebbero stati Gemitaiz e Madman, dopo aver canticchiato il claim “Non mi chiedere le foto” da un momento all’altro. Il brano, scritto di getto, affronta in maniera molto satirica l’estenuante richiesta di foto, non vuole essere una critica al suo pubblico ma un invito ad utilizzare i giusti modi quando ci si trova davanti a qualsiasi persona.
Riot, dalla Electro-house, alla poesia moderna, all’american drill
Con S8 K4SS4 feat. Benny Benassi, Dargen D’amico IZI si affianca ad uno dei paladini della Electro-house music, Benny Benassi, con una canzone che infrange gli schemi. L’idea di Diego era quella di scrivere un testo breve, essenziale, e sceglie Dargen che, attraverso il suo flow inimitabile, completa il quadro alla perfezione. Pusher feat. Vaz Tè, Guesan è un brano con cui IZI con la parola pusher intende farsi “spacciatore di verità”.
Il pezzo ha l’obiettivo di diventare un manifesto dalla e per la strada, raccontando in maniera cruda e diretta la sue origini e la sua crew. Pusher vuole essere una poesia moderna, una street hit che motivi gli ”ultimi”. FAYA feat Maestro, Sav12 Prodotta da Sean Da Firtz, producer fisso del rapper DaBaby e tra i più interessanti della scena internazionale. Izi decide di coinvolgere sulla traccia Sav12, artista drill emergente inglese e MAESTRO, misterioso personaggio che affronta in maniera incredibile il ritornello. Faya è una critica rivolta alla musica priva di significato, a chi racconta il falso, un brano molto moderno che richiama atmosfere ancestrali.
Riot, Un volo diretto dalla Spagna alla Francia
Direttamente dalla Drilliguria, Disme apre le danze mentre IZI si lancia con una strofa a metà fra spagnolo ed italiano. Peligro è un pezzo dalle sfumature dark e dal mood tenebroso, con liriche molto pesanti che vanno a descrivere sia la vita trap dei due artisti (dove “trap” sta per “intrappolato”), sia la voglia di raggirare il sistema ed annientarlo definitivamente.
Parigi nasce nel corso di una session collaborativa di scrittura a Miami. IZI, sotto consiglio di Guesan, fa ascoltare l’omonimo brano di Enzo Carella ai producer presenti che, incantati, si sono messi subito al lavoro sulla traccia, creando tre mood molto diversi, lasciandosi trasportare dalla bella musica d’autore italiana. Il brano vuole essere non solo un tributo all’artista romano ma rappresentare una parte di Italia inedita per il mercato estero.
Mariagrazia Giannelli