La fortunata trilogia fantascientifica di Robert Zemeckis, Ritorno al futuro, è disponibile su Netflix, ma gli spettatori si sono accorti di una piccola modifica. Infatti, il secondo film della saga, ha subito una censura di pochi secondi per nascondere la rivista osé che Marty (Michael J. Fox) trova all’interno dell’almanacco sportivo. Dopo le lamentele, Netflix ha reso disponibile la versione originale.

Il poster di "Ritorno al Futuro - Parte 2"
Photo credit: dal web

Ritorno al futuro 2: la scena modificata

Nel secondo film della saga il giovane protagonista viaggia nel futuro insieme al dottor Brown (Christopher Lloyd). Lì trova un almanacco sportivo con tutti i risultati degli anni precedenti, che potrebbe essere molto utile per eventuali scommesse. Nonostante la tentazione, Marty abbandona quasi subito l’idea di arricchirsi in quel modo poco onesto. C’è però un altro personaggio che non si fa scrupoli: Biff (Thomas F. Wilson) scopre la macchina del tempo e la sfrutta insieme all’almanacco.

Marty dovrà cercare di rimediare la situazione che ha causato una spiacevole modifica nel presente. Dunque, la ricerca del famoso almanacco diventa fondamentale. Ad un certo punto il ragazzo è sicuro di averlo finalmente in mano, ma aprendolo scopre che la copertina serviva solamente a nascondere una rivista provocante. La censura è destinata proprio a quel dettaglio e ha determinato anche il taglio di una battuta del protagonista.

Ritorno al futuro 2: le ragioni del taglio

Il motivo per cui la piattaforma streaming ha proposto una versione modificata del film è spiegata in modo molto esaustivo da Bob Gale, il co-creatore della saga. Ecco cosa ha detto:

“La colpa è della Universal che ha fornito a Netflix una versione ritoccata di “Ritorno al Futuro Pt 2”. Sono venuto a sapere di questa cosa una decina di giorni fa grazie ad alcuni fan con la vista davvero aguzza e ho fatto sì che lo studio rettificasse l’errore. Quella presente ora in streaming è la versione non censurata e non ritoccata, insomma, la versione originale.

A quanto pare, si trattava di un edit per dei mercati esteri di cui non conoscevamo l’esistenza né io né Robert Zemeckis. In pratica, per alcune nazioni, c’era un problema con la copertina del magazine “Oh La La”. Ho chiesto allo studio di distruggere questa versione. Per vostro interesse: Netflix non ritocca i film. Propongono sempre le versioni dei film che vengono fornite loro. Non hanno colpe. Potete indirizzare le vostre ire verso la Universal, anche se penso che in futuro e per IL FUTURO, staranno molto più attenti.
Bob Gale