Road to Halloween: “Sleepless Beauty”

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Di Chiara Cozzi

Eravamo abituati alla bella addormentata, ma dalla Russia arriva la terrificante esperienza della bella senza sonno, la Sleepless Beauty del film di Pavel Khvaleev.

La trama del film – una giovane viene rapita e rinchiusa in un bunker dove è sottoposta alla tortura della privazione del sonno – si riferisce a una creepy pasta in voga su internet qualche anno fa. È proprio questa vicinanza alla cultura pop a garantire al film una platea interessata di spettatori, soprattutto i millennial che hanno vissuto l’epoca d’oro di quel periodo di internet intorno agli anni ’10 del 2000.

La protagonista Mila diviene purtroppo la vittima di uno snuff show mandato in onda sul deep web. Tanti gli spettatori che la guardano e che lasciano commenti su ciò che vedono; tra questi, il paragone con un pesce rosso. Se infatti i pesci dormono con gli occhi aperti – e Mila non dorme – al contempo viene guardata come si fa con un pesce nell’acquario.

Questo atto del guardare ha scopo voyeuristico, dal momento in cui la ragazza inizia ad avere allucinazioni in cui viene guardata morire da uomini eccitati dal suo decesso. Ciò ha perciò una valenza attinente con ciò che le sta accadendo, organizzato e voluto dagli spettatori dello show.

Le torture a cui Mila viene sottoposta sono prima psicologiche e poi fisiche, e ne seguiamo gli effetti esteriori ma anche interiori. Se all’inizio infatti è reticente a uccidere e ha una morale, comincia presto a sentire il bisogno di sfogarsi anche con barbarie verso innocenti.

Ciò porta all’atto finale, allo scopo dell’esperimento: alterando la parte del cervello responsabile del riconoscimento facciale è possibile compiere un omicidio? Mila viene liberata, ma ciò che accade una volta fuori dal bunker sarà scioccante.

Chiara Cozzi

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Ph: projectnerd.it