Roberto Bacci, settantun’ anni di teatro e alchimia

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Di Redazione Metropolitan

Roberto Bacci compie oggi 71 anni: dall’esperienza con Eugenio Barba al centro di ricerca teatrale con Grotowsky alla collaborazione con il Teatro Romeno


“Fare teatro è un’esperienza che nella sua artificiosità costruisce una vita che è probabilmente più reale di quella che trascorriamo nella quotidianità, tra le chiacchiere che ci guidano inconsapevolmente verso un addormentamento”. E’ il 26 aprile 2018. Roberto Bacci, regista teatrale, classe 1949. La frase rilasciata durante l’intervista di Renzo Francobandiera in occasione del debutto con lo spettacolo Quasi una vita al Teatro Era di Pontedera, con Dario Marconcini e Giovanna Daddi.

Una frase che sintetizza quello che la ricerca teatrale degli ultimi 50 anni ha tentato di fare e di cui è stato protagonista lui stesso con il suo lavoro. Il teatro come spazio di ricerca e del contatto con la verità attraverso un’ esperienza totalizzante. Basti pensare ai due protagonisti di Quasi una vita: una coppia in simbiosi sul palco come nella vita, sulla scia del sodalizio affettivo e professionale di Julian Beck e Judith Malina del Living theatre.

Affascinato da Eugenio Barba, allievo di Jerzy Grotowski

Sono trascorsi cinquant’anni da quando, ancora giovane e autodidatta, scrive una lettera all’Odin Teatret diretto da Eugenio Barba ad Holstebro, in Norvegia, e inizia la sua avventura nel teatro come esperienza di scambio degli artisti con la cultura della comunità ospitante e come spazio pedagogico applicato alle performance.

DA SINISTRA EUGENIO BARBA E ROBERTO BRACCI  - DAL WEB
DA SINISTRA EUGENIO BARBA E ROBERTO BRACCI – DAL WEB

La metamorfosi del teatro tra gli anni Sessanta e Settanta

Il suo punto di partenza è stato Eugenio Barba, allievo di Jerzy Grotowski, padre del teatro contemporaneo, che nel saggio del 1970, Per un teatro povero, scardina i concetti chiave della rappresentazione teatrale La trasforma in uno luogo aperto alla relazione interculturale tra compagnia e pubblico, dove lo spazio stesso annulla la percezione del tempo perché non ci sono trame da raccontare. E’ il teatro che si immerge nella vita dello spettatore. Se così non fosse stato, del resto, se si fosse continuato come prima, il teatro degli anni successivi sarebbe sempre uscito con le ossa rotte nel confronto con il cinema, molto più spettacolare e accattivante.

ROBERTO BRACCI - MACBETH - DAL WEB
ROBERTO BRACCI – MACBETH – DAL WEB

Il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale e i primi lavori in scena

Proprio sulla scia di questo rinnovamento, tra il 1971 e il 1972 dirige il Piccolo Teatro di Pontedera. Due anni dopo diventa un’associazione e si trasforma nel Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale. La sede è nella vecchia biblioteca comunale Villa Crastan. Entra in contatto con gli autori che in Europa stanno compiendo la stessa metamorfosi: oltre a Grotowski e Barba, Peter Brook, Julian Beck e Judith Malina. Tra i suoi primi lavori in scena il Macbeth del 1974, Arme e Santo e Il capitano e trappola del 1977.

ROBERTO BACCI - MACBETH - DAL WEB
ROBERTO BACCI – MACBETH – DAL WEB

Grotowski a Pontedera

Alla fine del decennio la cittadina pisana ospita i seminari e i laboratori degli attori del Teatr Laboratorium di Grotowski a Pontedera: Grotowski stesso, dopo l’esilio dalla Polonia verso gli Stati Uniti, decide di trasferirsi proprio in italia, nel Centro a Pontedera, che nel frattempo ha spostato la sede storica in via Manzoni. Nel   1986 Grotowski fonda qui il Workcenter che nel 1996 prende il nome in Workcenter of Jerzy Grotowski e Thomas Richards.

DA SX: ROBERTO BRACCI, JERZY GROTOWSKI ED EUGENIO BARBA - DAL WEB
DA SX: ROBERTO BACCI, JERZY GROTOWSKI ED EUGENIO BARBA – DAL WEB

Roberto Bacci direttore artistico di festival e della Fondazione Teatro della Toscana…


A Bacci, intanto, nel 1978 viene affidata la direzione artistica del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna. Prima insieme ad Antonio Attisani e Ferruccio Merisi, poi dal 1984 al 1989 da solo. Arriva poi il Festival Internazionale VolterraTeatro. Dal 2015 dirige insieme a Gabriele Lavia la Fondazione Teatro della Toscana. Dal 2002 al 2015 è stato direttore artistico della sezione teatrale del Festival Fabbrica Europa a Firenze.

ROBERTO BACCI (C) SIMONE ROCCHI
ROBERTO BACCI (C) SIMONE ROCCHI

… ma anche docente universitario e attivo nella pedagogia teatrale

Impegnato in attività di pedagogia teatrale nei corsi di formazione e all’interno di teatri ed istituti in italia e all’estero, i suoi spettacoli sono conosciuti e rappresentati in Europa, America Latina e Medio Oriente.

Intensa la sua attività di docente: dal 2015 insegna regia teatrale all’Università degli Studi di Pisa, per il corso di Laurea Magistrale in Storia e forme delle arti visive, dello spettacolo e dei nuovi media. Collabora con il Teatro Nazionale Romeno Cluj-Napoca, con cui ha realizzato tre spettacoli: nel 2012 Amleto di Shakespeare, nel 2014 Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov, nel 2016 il Don Juan di Molière.

ROBERTO BACCI - DON JUAN (C) DAL WEB
ROBERTO BACCI – DON JUAN (C) DAL WEB

I documentari per la Rai sulle cinque diverse filosofie teatrali

Per la Rai, invece, ha curato intitolato diversi documentari tra i quali I cinque continenti del teatro sulle cinque diverse filosofie teatrali: Il teatro vivente, Odin Teatret, Jerzy Grotowski, Peter Brook e Roberto Bacci. Dal 2004, infine, dirige insieme a Carla Pollastrelli, la collana Oggi, del teatro, fondata da Fabrizio Cruciani nel 1980 per le edizioni Ets di Pisa e dal 2006 per La casa Usher di Firenze.

Anna Cavallo