Roberto Fico: “Serve coesione e l’Italia si è riscoperta comunità”

“I dati della curva del contagio sono in netto miglioramento, questo significa che gli italiani si sono comportati nel migliore dei modi, l’Italia si è riscoperta comunità da Nord a Sud”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, ospite di Uno Mattina.

“La parola chiave di questo periodo è comunità, Stato è merito dei cittadini se ci ritroviamo in una fase migliore, sono ottimista e fiducioso perché mi fido degli italiani”.
“E’ molto importante un dialogo tra maggioranza e opposizione, un dialogo franco, onesto ha sottolineato Fico -. In questi mesi abbiamo lavorato abbastanza bene tra maggioranza e opposizione, bisogna continuare così. Un momento di coesione nazionale non significa governo di unità nazionale”.

“In questi mesi alla Camera abbiamo lavorato abbastanza bene tra maggioranza e opposizione, siamo riusciti a portare avanti l’attività legislativa. Bisogna continuare, essere chiari negli intenti. Un momento di coesione nazionale che non significa governo unità nazionale ma coesione nelle responsabilità che la classe politica deve avere in questo momento difficile va portato avanti”, ha sottolineato il presidente della Camera. “Ogni volta che le comunità si mettono insieme ci possono essere delle rivalse egoistiche dai vari Stati. Dobbiamo lottare contro gli egoismi, ogni egoismo non aiuta a uscire dalla crisi. All’interno di una comunità che si aiuta possiamo uscire” dalla crisi “anche con un’altra Europa. Stiamo costruendo una nuova Europa così come il nostro Paese”, ha detto in riferimento all’Ue.

La commemorazione di Roberto Fico

Il presidente della Camera, Roberto Fico, in occasione della commemorazione nell’Aula di Montecitorio di Aldo Masullo, scomparso lo scorso 24 aprile, ha sottolineato: “Professore universitario di filosofia teoretica e di filosofia morale, Masullo ha saputo combinare, nell’arco di tutta la sua vita, l’impegno e la passione politica e civile con una intensissima e pregevole attività culturale. È stato uno dei più raffinati, coerenti e lucidi intellettuali del nostro tempo, maestro per molte generazioni di studenti.”

“Ci ha lasciato un patrimonio di pensiero denso di riflessioni originali e pregnanti, con lo sguardo costantemente rivolto al tema della comprensione e dell’ascolto delle posizioni diverse dalla nostra, del superamento dell’egoismo indifferente, dell’assunzione di responsabilità per prendersi cura dei più fragili. Nella sua ultima intervista ci ha esortati al rifiuto dell’assolutismo delle idee che conduce inevitabilmente all’esclusione ed alla soppressione dell’altro”.