Roberto Formigoni colpevole, per lui si aprono le porte della prigione. Condannato in via definitiva per l’accusa di corruzione riferita allo scandalo Maugeri e San Raffaele.
Roberto Formigoni, ex presidente della regione Lombardia, è dichiarato reo dai giudici della Cassazione dopo quasi sei ore di camera di consiglio. La pena è stata ridotta da sette a cinque anni e dieci mesi perché i giudici hanno preso atto che una parte delle accuse, in particolare quelle relative al San Raffaele, erano prescritte.
Il caso Maugeri-San Raffaele
Nel dicembre 2016 Formigoni viene condannato a 6 anni per corruzione, assolto per l’associazione. Lo scorso settembre in appello la pena aumenta a 7 anni e mezzo. Ed ora la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi di reclusione. Sono61 milioni di euro i fondi della Fondazione Maugeri e del San Raffaele che furono sottratti illecitamente e usati per pagare tangenti in cambio di favori e rimborsi.
A Roberto Formigoni, entrato nella lista degli impresentabili di Luigi Di Maio alle elezioni dello scorso anno, è contestata una corruzione fatta di cene, viaggi e gite in barca. E anche un acquisto agevolato di una mega villa in Sardegna. Tutto pagato con i soldi fuoriusciti dalla casse dell’istituto Maugeri di Pavia e dell’ospedale San Raffaele di Milano.
I coinvolti nello scandalo
Nella vicenda coinvolti anche l’ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri Costantino Passerino, l’imprenditore Carlo Farina, l’uomo d’affari Pierangelo Daccò e l’ex assessore regionale Antonio Simone. Questi ultimi accusati di aver gestito i conti correnti dove venivano versati i fondi sottratti. La Suprema Corte ha rigettato i ricorsi di Passerino e Farina, per i quali sono state confermate le condanne rispettivamente a 7 anni e 7 mesi, e 3 anni e 4 mesi.
Reato “ostativo” per Roberto Formigoni
Ora l’ordine verrà immediatamente eseguito, a meno che Formigoni non si costituisca spontaneamente. Per effetto della cosiddetta “legge Spazzacorrotti”, il reato di corruzione è stato inserito tra i cosiddetti reati “ostativi” che impediscono di chiedere misure alternative. Formigoni non potrà immediatamente richiedere gli arresti domiciliari. Avendo 71 anni potrà farlo, ma solo in un secondo momento e dimostrando che le sue condizioni non sono compatibili con la prigione. Non sono mancate le reazioni da parte della politica. Da Silvio Berlusconi fino al presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, messaggi di solidarietà.