Rock Memories#5 Banco Del Mutuo Soccorso

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Di Redazione Metropolitan

#ROCKMEMORIES
” #Rockmemories è un modo di ricordare artisti di oggi e di ieri legati alla mia vita, una vita che ha una sola passione: quella per la musica ed il rock in particolare, strizzando un occhio ai vinili che fanno parte della mia collezione. 
Condividere periodicamente con voi i miei ricordi sarà come creare insieme una colonna sonora: ognuno di noi ha giorni felici e meno felici che la musica, come per magia, può riportare alla mente e suscitare #emozioni evocare #volti e farci #sognare “
Pasquale Colosimo

 

Ricordo che ero quasi maggiorenne.
In paese per rompere la noia spesso organizzavamo feste, feste fatte bene con tanta roba da bere e da mangiare. Il papà di un nostro amico stava costruendo casa nuova e c’era un bel garage ed è proprio lì che si organizzavano tutte le feste. Lui, il nostro amico, oggi come allora fa il dj ed è diventato un grande DJ!
Ogni scusa era buona per organizzare qualcosa, specialmente nei fine settimana d’inverno.

 

In paese c’era un tizio, di lui si diceva che da giovane avesse girato il mondo e che avesse suonato con tante band degli anni 70, un figlio dei fiori insomma. Vestiva con jeans a zampa d’elefante, portava i capelli lunghi e lisci, portava un paio di occhialetti tondi e un giubbetto di jeans; alcuni lo chiamavano John Lennon tanto gli somigliava.

Io rimanevo incantato quando veniva in piazza e si sedeva con noi: ammiravo le sue mani piene di bellissimi anelli strani e le sue grandi collane piene di medaglioni, insomma un mito per tutti noi! A volte ci raccontava qualche aneddoto legato ai suoi ricordi hippy e noi, sebbene ci rendessimo conto del suo stato precario di salute, rimanevamo tutti col fiato sospeso ad ascoltarlo. Quando si avvicinava la sua frase d’ordine era: “Scusa ce l’hai una sigaretta?” E noi, come tutti in paese del resto, gli davamo una sigaretta.

Di lui si diceva che all’epoca suonasse la chitarra da dio, che fosse stato bellissimo e che avesse avuto tante ragazze, si diceva che…
Allora noi, che lo avevamo conosciuto solo dopo, decidemmo di organizzare in suo onore una di quelle feste di cui parlavo prima e portarlo con noi a fargli suonare i suoi dischi.
Preparammo gli inviti con sopra scritto: “scusa ce l’hai una sigaretta? E mille lire per la festa?” Cosi raccogliemmo un po’ di soldi per comprare qualcosa da bere e da mangiare e, con un tubo di plastica di quelli che usano gli idraulici per gli scarichi, costruimmo per rimanere in tema della serata una sigaretta da appendere sul soffitto.
La serata riuscì benissimo e ci divertimmo tutti compreso lui, Tommy che, immerso nel suo mondo al centro della sala e perso nella sua musica, fumava una sigaretta dietro l’altra e si accarezzava i capelli lisci che brillavano e riflettevano le luci.
Ascoltammo tanti dischi quella sera: i Led Zeppelin, i Doors, i Deep Purple, la P.F.M. ma quando fu la volta del BANCO DEL MUTUO SOCCORSO lo vedemmo fermarsi all’improvviso, mostrare in volto tanta commozione, e dire forse le prime e uniche parole di tutta la serata: “io con il grande Francesco Di Giacomo e la sua band ci ho suonato…“ e li rimanemmo tutti fermi, uno lo abbracciò forte e gli sussurrò: “Io lo so, io lo so!”

Leggenda? Fantasia? Chissà… rimane il fatto che l’emozione fu vera!
Personalmente avevo già ascoltato qualcosa del Banco, ma quel disco finì per essere molto importante per me e lo è ancora. (ma questa è un’altra storia).
Anni dopo il Banco venne in concerto giù in Calabria e io andai sul posto fin dal primo pomeriggio insieme ad alcune mie amiche; incontrai Francesco Di Giacomo e senza pensarci due volte gli saltai addosso e lo abbracciai! Lui fu simpaticissimo e si lasciò fotografare insieme e mi autografò un pezzo di carta che conservo ancora incorniciato in camera.
In concerto non li ho più visti, ma anni dopo lo rincontrai ad un concerto degli AREA qui a Roma al Teatro Valle e, inutile dire che ne approfittai per abbracciarlo di nuovo e rifare una foto insieme.
Fin troppo presto giunse il momento per me di salutarlo per l’ultima volta e rendergli omaggio nella sala ardente allestita a Zagarolo.
Ciao Francesco.
Ciao Tommy.

Scusi ce l’hai una sigaretta?
E questa è un’altra storia!

L’artista:
Il Banco del Mutuo Soccorso, o semplicemente Banco, è un gruppo progressive rock di Roma fondato nel 1969, in attività. Insieme alla Premiata Forneria Marconi, gli Area e Le Orme è l’esempio più rappresentativo e noto, anche all’estero, di rock progressivo italiano. (wikipedia)

Lato A
⦁ In volo – 2:12
⦁ R.I.P. (Requiescant in pace) – 6:32
⦁ Passaggio – 1:12
⦁ Metamorfosi – 10:52
Durata totale: 20:48
Lato B
⦁ Il giardino del mago – 18:24
⦁ …passo dopo passo
⦁ …chi ride e chi geme…
⦁ …coi capelli sciolti al vento…
⦁ Compenetrazione
⦁ Traccia – 2:05

 

Pasquale Colosimo