Rouge Untouched recensione del libro della Aconyte Books, scritto da Alisa Kwitney.
Il secondo, questo, della collana dedicata alle eroine femminili Marvel (Marvel Heroines, Asmodee).
L’avventura che si sviluppa nelle 292 pagine del volume racconta di Rogue, eroina dell’universo X-Men, alla scoperta dei suoi poteri e di se stessa.
La protagonista, il cui vero nome è Anna Marie, ha la capacità di assorbire l’energia degli altri attraverso il contatto fisico, incorporando temporaneamente le loro abilità, poteri, ricordi e persino personalità con un solo tocco.
Rogue Untouched recensione, la trama: potrebbe essere la tua storia

Rogue Untouched recensione, la trama pensata da Alisa Knwitney – L’autrice ci parla di Anna Marie, Rogue, come della stramba del quartiere. Eppure per noi che leggiamo, si rivela essere subito molto più di questo: un personaggio dotato di sarcasmo, autoironia, grinta e coraggio.
Il volume è di fatto una fanfiction X-Men che sviluppa in questo caso specifico il pensiero, le insicurezze, le scelte della giovane protagonista. Lo fa con un occhio attento e profondo, particolarmente focalizzato sugli aspetti che appartengono non soltanto alla vita di un’eroina mutante, ma soprattutto a quella di qualsiasi giovane donna sulla soglia dei vent’anni alle prese la scoperta del suo vero percorso.
Progetti, speranze, sogni e anche il passato infantile della protagonista sono presentati e approfonditi a più riprese nel corso del romanzo.
La vita della protagonista è in apparenza priva di equilibri, vuota, senza un vero e proprio obiettivo o una meta da raggiungere. Anna Marie si sente per lo più mediocre. Lavora come cameriera in una tavola calda e si crede un disastro, terrorizzata da ciò che è successo quando ha baciato il suo ex ragazzo.
Lo ha quasi ucciso senza volerlo realmente ed è inconsapevole delle sue doti e dei suoi poteri mutanti.
A stravolgere la sua routine sarà la conoscenza di due particolari personaggi che arriveranno nella sua cittadina, catapultandola in un’avventura che la porterà faccia a faccia con se stessa, i suoi poteri e una nuova missione da affrontare.
Le impressioni sul romanzo: femminismo, dinamismo, MARVEL!
Il romanzo Rouge Untouched tocca molti temi che possono definirsi femministi. La premessa sulla collana che tratta personaggi femminili della Marvel non sorprende nella scelta di sviluppare al meglio pensieri, situazioni, circostanze che saranno capitate a tutte, almeno una volta nella vita.
Rouge è si un’eroina coraggiosa, ma è, allo stesso tempo, una ragazza comune che deve convivere con le sue insicurezze.
Queste sono spesso legate all’apparenza e alle aspettative della società in cui vive. A volte fa i conti con il passato, i compagni di scuola dell’infanzia, gli ex ragazzi che ha avuto. Ancora, a più riprese si tocca il tema della famiglia e della religione cristiana, per via di sua zia Cassie, oltremodo rigida, molto credente. Un personaggio che spesso ha giudicato e pregiudicato la nostra protagonista.
Rogue, come ogni donna, fronteggia il pregiudizio, lo slut-shaming, la parola di troppo e le attenzioni non richieste da parte di uomini che se ne approfittano.
Allo stesso modo, sa affrontare le difficoltà contando sulla riflessione, sulle sue capacità e, nonostante spesso abbia paura di se stessa, trova sempre il coraggio per fare un passo avanti e in positivo, come una vera e propria eroina.
Diffidente, sarcastica, scaltra, è un personaggio approfondito e sviluppato pienamente. Non è esaltato solo e soltanto in funzione della relazione romantica che lo lega ad uno dei protagonisti. La sua storia è ricca di dettagli.
Il ritmo del libro è dinamico e il tono della voce narrante è divertente, capace di intrattenere. Ha infatti tra i pregi la caratteristica di essere facilmente accostabile a tutti i prodotti Marvel. Questo, per la sua leggerezza, le battute, l’ironia, le scene d’azione numerose, che riescono a strappare un sorriso, rendendo la lettura scorrevole, piacevole e rilassante.
Non è tuttavia privo di lati negativi per chi alza troppo le pretese, affacciandosi a letture come queste.
L’ideale per godere a pieno del romanzo, è prenderlo per ciò che ci propone: la storia di un personaggio femminile, in piena giovinezza, leggerezza e scoperta di sé.
I toni non sono lontani da quelli di un comunissimo young -adult. Non si distingue per forme elabroate o inaspettate.
Il libro, scritto in prima persona, potrebbe attirare l’attenzione di chi cerca massima empatia con il personaggio e allontanare chi invece desidera inoltrarsi in una lettura più profonda e ricercata nel suo sviluppo narrativo.
Infatti, molte scene presentate sono per lo più prevedibili, non lasciano particolari sorprese e mostrano esattamente ciò che ci si aspetterebbe nel corso della narrazione.
Un particolare, questo, che potrebbe stancare chi prosegue con il romanzo o, al contrario, creare un’atmosfera di “accompagnamento” narrativo confortante per il lettore.
Il più grande pregio dal punto di vista di trama è che, nonostante siano spesso prevedibili le azioni e le reazioni dei personaggi, lo sviluppo della storia è, al contrario, difficile da prevedere.
Questo porta chi legge a voler andare sempre avanti e a chiedersi:
E adesso, che le succederà? Dove la vogliono portare? Come finisce?
Questo lo lasciamo scoprire a voi.
Articolo di Sofia Pucciotti
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