Romaeuropa Festival: le novità del 2019

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Di Redazione Metropolitan

Tornerà tra il 17 settembre e il 24 novembre il Romaeuropa Festival, iniziativa dedicata all’arte e alla sperimentazione, che è ormai un appuntamento fisso per noi di Metropolitan.

Creare un ponte tra culture diverse attraverso l’arte: questo lo scopo del Romaeuropa Festival, giunto quest’anno alla sua trentaquattresima edizione. Nella perfetta cornice degli ex Magazzini Generali di Roma, artisti da tutto il mondo si esibiranno con performance, mostre e spettacoli, affrontando temi ed espressioni innovative.

La ricerca è il tema chiave di questa edizione; ricerca dell’identità, ricerca della pace, ricerca di nuove frontiere.

Gli Eventi

Come ogni anno, la Fondazione Romaeuropa è affiancata da moltissimi partner, istituzionali, come Roma Capitale, Regione Lazio e Ministero dei Beni Culturali, così come privati. Un’alchimia che rende il menù di questa edizione molto ricco.

Romaeuropa Festival aprirà le danze (letteralmente) il 17 settembre con l’incontro tra musiche tribali antiche e danza contemporanea della brasiliana Lia Rodriguez. Si tratta della sua prima esibizione in Italia e vedrà i suoi nove ballerini impegnati in Furia, spettacolo dai tratti selvaggi ed energici.

REF Romaeuropa Festival 2019. Nero in campo bianco.
Il logo dell’edizione di quest’anno, dal profilo Instagram della Fondazione

Dal 18 proseguirà Akram Khan con Xenos, ultima produzione del coreografo anglo-bengalese, in cui a incontrarsi saranno il kathak e la danza contemporanea. Protagonista della storia, raccontata tramite la danza, un soldato coloniale durante la Prima Guerra Mondiale.

Il regista svizzero Milo Rau, invece fonde passato e presente in Orestes in Mosul, rivisitazione dell’Orestea ambientata nello scenario iracheno post-ISIS.

Questi sono solo i primi tre esempi di una lunga lista di eventi ed appuntamento all’insegna dell’arte, divisi in diverse aree tematiche.

Digitalive: esplorando nuove frontiere

Una delle aree più interessanti è sicuramente Digitalive, che vede le performance teatrali a stretto contatto con le tecnologie digitali. Tra le molte sfaccettature rappresentate ci saranno il rapporto uomo macchina e il sempre attuale tema dell’impatto ambientale. Il tutto tra danza, fotografia e musica, dove queste arti si ibridano e i generi si contaminano.

La rappresentazione di un cervello umano, riprodotta con delle luci, riporta la scritta Digitalive, sottosezione del Romaeuropa Festival
Logo di Digitalive, dal sito ufficiale del Romaeuropa Festival

Gli appuntamenti dedicati a Digitalive saranno tra il 4 e il 6 ottobre presso il Mattatoio.

Dancing Days

Le date dal 9 al 12 ottobre, invece, saranno dedicate alla danza e alle sue forme sperimentali. Si va dalle performance interattive di Arno Shuitemaker, al paragone tra artisti e operai, effettuato tramite il movimento e il corpo da Hamdi Dridi. Una ricca scaletta ospitata, oltre che dal Mattatoio, anche dal Teatro Vascello.

Le gradinate con i sedili del Teatro Vascello
Una delle sale del Teatro Vascello, dal sito ufficiale.

Anni Luce

Questo il nome della sezione del Romaeuropa Festival dedicato al teatro, che dal 15 al 28 ottobre ci farà viaggiare.

Viaggeremo in Libia con la compagnia La Ballata di Lenna, che ricostruisce il ritorno nella terra di origine di una sua attrice, Miriam Selima Fieno. Saranno i suoi ricordi a raccontarci la storia di una terra martoriata e oggi da noi separata, poiché, ci dice l’autrice, è impossibile andare in maniera legale in Libia dall’Italia, tanto quanto lo è per fare il viaggio inverso.

L'ex mattatoio, un edificio commerciale riadattato a teatro.
L’ex Mattatoio, sede di molti degli spettacoli di “Anni Luce”, foto dal sito ufficiale

Esploreremo la mente di un artista affermato, il cui corpo viene trovato morto nel bel mezzo della sua opera in Commedia con Schianto di Liv Ferracchiati.

Torneremo col pensiero all’Aquila e al suo terremoto con Mario e Saleh della Compagnia Scena Verticale dove la catastrofe diviene occasione di incontro tra un occidentale cristiano e un musulmano. Accanto all’attore protagonista, Saverio La Ruina, reciterà un vero migrante, per dare all’esibizione il giusto tocco di realtà.

Torna poi la Gaia Scienza con La Rivolta degli Oggetti, opera del 1976 rivisitata in una forma mai vista prima. Ad ospitare la compagnia sarà il Teatro India.

Ref Kids+Family: la parte più giovane del Festival

Dall’8 al 24novembre, il Romaeuropa Festival dedicherà uno spazio anche ai più piccoli con Ref Kids+Family, dedicato ai bambini e alle famiglie. Tra teatro, musica e circo, anche le menti giovanissime possono essere coinvolte nel festival.

Alcuni bambini sfilano con bizzarri costumi, sopra la scritta Kids+Family
Un’immagine esplicativa di Ref Kids+Family, dal sito ufficiale di Romaeuropa Festival

Impossibile rendere giustizia all’immenso programma di questa edizione del Festival, le scelte sono moltissime e variegate.

Non resta che esplorarle!

Luca Raiti