Ci sono avvenimenti che diventano storia, al di la che siano gesti eroici o accadimenti politici; diventano storia perché creano un qualcosa di unico e portano al mito uomini comuni, ma dall’estro eccezionale. Uno fra tutti lo stilista Valentino che inventò un colore per le proprie collezioni, il Rosso Valentino, conosciuto oggi in tutto il mondo.
Amo la bellezza, non è colpa mia
La storia del Rosso Valentino
Valentino Garavani ha raccontato che una sera, quando era ancora studente, durante la visione di uno spettacolo d’Opera a Barcellona, vide tra il pubblico una donna anziana, dai capelli grigi e pensò che fosse perfetta indossando il suo abito rosso velluto.
Fra tutti i colori indossati dalle altre donne, mi è sembrata unica, isolata nel suo splendore. Non l’ho mai dimenticata. Penso che una donna vestita di rosso sia sempre meravigliosa, è la perfetta immagine dell’eroina
Una musa inconsapevole, quindi, che ha dato vita a quello che poi diventerà il colore simbolo dello stile italiano, dell’eleganza, della raffinatezza e porterà la moda italiana nel mondo.
Il rosso, un colore immortale
Non è magenta, non è carminio, non è fuoco, il colore di Valentino è un colore senza tempo, che cambia in base al tessuto o alla forma dell’abito creato. E’ un colore che si plasma con la forma scelta, è un colore che rimane immortale, così come l’arte, la pittura e la scultura.
Il rosso è vita, passione, amore, è il rimedio contro la tristezza. Penso che una donna vestita di rosso, soprattutto di sera, sia meravigliosa
Il Rosso di Valentino ha fatto si che ogni donna si sentisse femminile, autentica, elegante e ha davvero scoperto di poter essere ciò che vuole.
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