Rune Factory 5 è l’ultimo capitolo della saga omonima sviluppata da Marvelous, già creatori di Harvest Moon, uscita lo scorso 25 marzo per Nintendo Switch. Ho avuto la possibilità di provarlo, parliamone insieme.

Rune Factory 5: un trama un po’ così

In Rune Factory 5 possiamo scegliere se interpretare un ragazzo o una ragazza che soffre di un attacco di amnesia e si rifugia in un villaggio. Qui diventerà membro della SEED, un’organizzazione che ci occupa di proteggere il villaggio dai mostri e che si autosostiene coltivando dei campi.
Qui comincia il nostro viaggio per recuperare la memoria e proteggere il piccolo paesino in cui viviamo.
Devo dire che la trama non è nulla di troppo originale, ma non è neanche così scontata da risultare tediosa. Insomma, siamo perfettamente nella media.

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Schermata iniziale

Rune Factory 5: gameplay, o come fare tutto non benissimo

Il gameplay di Rune Factory 5, come intuibile dalla trama, si divide in 3 componenti: battaglie, simulatore di fattoria, dating sim. Vediamole nel dettaglio.

Battaglia

Le battaglie di Rune Factory 5, purtroppo, non sono sicuramente la parte migliore di questo gioco.
Possiamo combattere con svariate armi, che possiamo crearci da soli grazie all’acquisto di una forgia, ed equipaggiare anche abilità speciali e magie.
I combattimenti però sono decisamente lenti e macchinosi, spesso sembra che il personaggio vada a scatti o risponda ai comandi con un po’ di ritardo. Inoltre anche la schivata non è delle migliori, dato che nell’animazione il protagonista fa un piccolo passo indietro prima di dashare, rendendoci molto più vulnerabili agli attacchi nemici. E questo sarebbe un problema se la difficoltà fosse elevata, ma così non è. Se siamo al livello giusto, infatti, ci ritroveremo a buttare giù i nemici anche con un solo colpo.
Oltre alle missioni principali sono disponibili anche delle secondarie, che consistono nell’uccisione o cattura di determinati tipi di mostri.
Inoltre è anche possibile allearsi con i mostri donandogli degli oggetti che droppano durante la battaglia.
Insomma ci troviamo davanti a delle missioni principali un po’ troppo facili e a delle secondarie poco intriganti, sarebbe stato meglio fare qualcosa di più semplice ma più fluido.

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Gameplay

Simulatore di fattoria

Come detto in precedenza, la SEED si autosostiene grazie a dei campi coltivabili dietro la sede.
Abbiamo quindi anche la componente di farming che non è obbligatoria ma strettamente consigliata se si vuole mettere da parte qualche spiccio.
Le varie colture hanno un periodo di fioritura, l’anno è diviso in stagioni e in settimane da 6 giorni (sì, lo so, è strano da dire) e si può capire i momenti in cui le piante renderanno di più chiedendolo al capo della SEED nel suo ufficio.
Oltre al campo dietro la SEED abbiamo anche la possibilità di addestrare dei draghi che sulla schiena avranno altro spazio coltivabile da sfruttare.
Legate alle colture sono presenti poi un altro tipo di secondarie affisse in bacheca con cui possiamo mettere altri risparmi da parte.
Nonostante i simulatori di fattoria siano decisamente il mio genere, devo dire che dai creatori di Harvest Moon mi aspettavo che questa componente fosse più curata.

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I campi

Dating Sim

La componente dating sim di Rune Factory 5 è sicuramente quella che ho trovato più interessante.
I personaggi sono tanti e ce n’è per tutti i gusti sia a livello caratteriale che a livello estetico. I dialoghi sono ben scritti, ma purtroppo sono abbastanza ripetitivi.
Le sezioni carine sono quelle di appuntamento: dopo un determinato livello di relazione comparirà sulla mappa la quest romantica del personaggio, che si divide in più sezioni e che culminano nell’appuntamento col character che desideriamo.
La parte novel di questo titolo mi ha decisamente fatto fare un sorriso.

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Decisamente non la mia romance, no, non vi preoccupate, tutto ok

Rune Factory 5: comparto artistico, qualcosa di buono c’è

Una parte interessante di Rune Factory 5 è il suo comparto artistico, abbastanza piacevole.
La colonna sonora di questo titolo non è molto originale, ma accompagna bene il gioco e non è mai noiosa o stancante.
Per quanto riguarda la grafica, bisogna dire che il character design è ben curato e dettagliato, sia negli artwork che nei modelli 3D. Purtroppo le ambientazioni spesso risultano un po’ piatte e vuote, soprattutto quelle nelle zone di battaglia che sono molto ripetitive.
Ci troviamo quindi di fronte alla parte migliore di questo titolo, anche se comparata ad altri titoli anche dello stesso genere non è nulla di originale o entusiasmante.

Rune Factory 5: qualcosa di già visto

Rune Factory 5 soffre di un grande problema: troppi giochi dello stesso genere fatti meglio.
Per non nominare Harvest Moon, basta pensare a Stardew Valley.
Stardew Valley è un piccolo capolavoro che fa esattamente le stesse cose che fa Rune Factory, ma in modo molto più curato e con un’estetica più accattivante.
Nonostante sia un titolo pienamente sufficiente, mi sfugge purtroppo il motivo per cui dovrei scegliere questo capitolo e non gli altri già nominati.

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Gameplay

Federica Giorgi

RUNE FACTORY 5 | TESTATO SU NINTENDO SWITCH

VOTO: 6,5

+Componente novel ben sviluppata
+Grafica e colonna sonora carine
+Design personaggi

-Combattimenti lenti
-Componente di simulazione fattoria un po’ inutile
-Difficoltà troppo bassa, poco livello di sfida