Il campionato di Serie B 1997/98 fu vinto dalla Salernitana che andò in A insieme a Venezia, Cagliari e Perugia. Non si disputavano ancora i Playoff: le promosse in Serie A erano le prime 4 della graduatoria finale. Al quarto posto terminarono Perugia e Torino che si scontrarono in uno spareggio, vinto dai grifoni ai calci di rigore. Ripercorriamo la straordinaria marcia trionfale della Salernitana.
La Serie B 1997/98
A Salerno, dopo la difficile stagione 96/97 chiusa con una salvezza ottenuta nelle ultime giornate, ci fu il ritorno di Delio Rossi in panchina, l’artefice della promozione in Serie B del 93/94. Il tecnico romagnolo aveva lasciato la Salernitana al termine della stagione 1995-96 dopo aver sfiorato la promozione in Serie A.
Il tecnico, fino ad allora molto amato, non si era lasciato in buoni rapporti con la piazza ma il suo ritorno accese di nuovo l’entusiasmo. Oltre a Delio Rossi la Salernitana acquistò il giovane di belle speranze Di Vaio, reduce da due annate sotto tono, i fratelli Tedesco, il portiere Balli protagonista del doppio salto dalla C alla A con l’Empoli, e il difensore Ferrara (per lui un ritorno, protagonista della promozione in B del 1990).
Le altre promosse: il Venezia di Walter Novellino, che contese il primo posto alla Salernitana fino allo scontro diretto della 14a giornata, il Cagliari di Gian Piero Ventura terzo in classifica e il Perugia dei 3 cambi di allenatore nel corso della stagione. Il Torino di Edy Reja partiva favorito ma ebbe un calo nel finale di stagione. Ne approfittarono allora i grifoni di Ilario Castagner, che agganciarono il Toro alla penultima di campionato. Nello spareggio il Perugia ebbe la meglio ai rigori e tornò in Serie A dopo appena un anno.
Il cammino della Salernitana
Il Venezia prese subito la vetta della classifica seguita a pochi punti dalla Salernitana che macinava gioco e gol a raffica (4-0 alla Reggiana, 5-1 al Pescara, 5-3 al Castel di Sangro). Alla 14esima giornata era in programma lo scontro diretto tra Venezia e Salernitana. Venezia primo con 2 punti di vantaggio su una Salernitana ancora imbattuta. La partita fu a senso unico, i granata si imposero in laguna con un netto 3-0 con doppietta di Marco Di Vaio e gol di Greco. Fu il sorpasso decisivo.
La Salernitana non abbandonò più il primo posto da lì alla fine del campionato. Ci fu soltanto l’aggancio all’ultima del girone d’andata a causa della prima sconfitta in campionato dei campani contro il Foggia e il pareggio casalingo con la Fidelis Andria. Salernitana e Venezia chiusero il girone d’andata a 38 punti con 6 di vantaggio sulla terza, 9 sulla quarta e 10 sulla quinta.
Fu solo una battuta d’arresto perché la Salernitana tornò a macinare gol e risultati (tra cui il 4-0 al Treviso, 3-2 all’Ancona, le vittorie esterne contro Verona e Reggiana). L’aritmetica promozione arrivò a cinque giornate dalla fine del campionato. Ancora una volta la partita decisiva era quella contro il Venezia. Davanti a 40 mila spettatori la partita terminò 0-0, punto che diede la promozione in A della Salernitana, a 50 anni esatti di distanza dall’ultimo campionato di Serie A disputato dai campani.
I protagonisti
Tra i protagonisti i fratelli Tedesco, dominatori del centrocampo, con Giovanni che corre e Giacomo che delizia con giocate di classe, il bomber Di Vaio, capocannoniere del campionato con 21 reti, i salernitani Fusco (difensore all’esordio tra i professionisti) e De Cesare (attaccante all’esordio con la squadra della sua città), gli attaccanti Artistico e Greco che si alternano al centro dell’attacco durante la stagione.
Nota di merito per il terzino sinistro Tosto pilastro della difesa, il capitano e leader Roberto Breda, bandiera della Salernitana con più di 200 presenze con i granata, l’ala destra Ricchetti conosciuto come “il re del taglio”, il centrocampista tuttofare Rachini: 4 calciatori presenti anche nella stagione 1993-94 conclusa con la promozione in B della Salernitana di Delio Rossi.
Una festa senza gioia per la Salernitana
L’anno 1998 è ricordato anche per la tragedia che colpì alcuni comuni della provincia di Salerno 5 giorni prima della partita-promozione Salernitana-Venezia. Un’alluvione provoca una frana che colpisce i comuni di Sarno, Siano, Bracigliano in provincia di Salerno, Quindici in provincia di Avellino e San Felice a Cancello in provincia di Caserta causando la morte di 160 persone.
Al termine della partita contro il Venezia un semplice giro di campo dei calciatori ma nessuna festa per una promozione attesa 50 anni, nel rispetto della tragedia.
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