Salvini è tornato sulla polemica con la Francia. Il tema è già al centro di tensioni dopo le recenti dichiarazioni del collega di governo Luigi Di Maio che aveva accusato la Francia di colonialismo nei confronti dell’Africa.
Salvini rinfocola la questione. Il motivo dei rapporti tesi sarebbe lo sfruttamento economico da parte della Francia delle sue ex colonie, considerandolo una delle cause dei flussi migratori nel Mediterraneo. Intanto, da Parigi il ministro per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, ha convocato l’ambasciatrice italiana Teresa Castaldo “in seguito ad affermazioni inaccettabili e inutili delle autorita’ italiane”.
La critica di Salvini alla Francia
Ora Salvini alimenta il fuoco della polemica sollevata da Di Maio. “C’e’ chi sottrae ricchezza all’Africa e la Francia e’ uno di questi”. In un’intervista a Mattino 5, il ministro ribadisce che la Francia ha interessi petroliferi opposti a quelli italiani. E non ha interesse a stabilizzare la situazione.
Ed attacca il presidente francese Emmanuel Macron ribadendo che la Francia ha respinto migliaia di migranti, compresi donne e bambini. “Lezioni di umanita’ e generosita’ da Macron non ne prendo”. E mostra una ironica solidarietà ai francesi sperando che si liberino del presidente in occasione delle elezioni europee del 26 maggio prossimo. Ed invita a votare Marine Le Pen.
La disapprovazione di Moscovici
Anche il commissario per gli Affari economici dell’Ue, Pierre Moscovici, aveva bollato le dichiarazioni di Di Maio come “somiglianti a provocazioni perche’ il contenuto e’ vuoto o irresponsabile”. E sottolinea l’importanza delle relazioni tra Italia e Francia. Inoltre, si augura che questa fase conflittuale si possa superare perché negativa e priva di senso.
Salvini ribadisce la linea dura sugli sbarchi
Sempre a Mattino 5 Matteo Salvini torna a ribadire anche la sua posizione sugli sbarchi in porti italiani. Sottolinea che chiunque approda debba chiedere l’autorizzazione al ministro dell’Interno. Firma che egli stesso dichiara che non apporrà.
Evidenzia duramente che non consentirà ai barconi con a bordo i migranti e alle Ong di accedere ai porti italiani. Infine, afferma che i migranti si devono salvare, come fatto dalla Guardia costiera libica, e si devono riportare indietro in modo che gli scafisti non possano approfittare della gente per scopi di lucro.
Patrizia Cicconi