Salvini vs Sindaci: qualcosa si muove a sinistra

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Di Redazione Metropolitan

Salvini auspica un 2019 nel segno del rispetto, il rispetto per le regole, il rispetto per le leggi. Nel 2016, l’allora segretario della Lega Nord invitava i sindaci a non applicare la legge Cirinnà, tre anni fa il rispetto delle leggi non era una priorità. Ora che a fare le leggi è la “sua” maggioranza non sono ammessi sgarri. La dura vita di un politico “barricadero” che si ritrova improvvisamente al Viminale. Il rischio di cadere in contraddizione è forte.

(Foto dal web)

Scontro aperto tra i Sindaci e Salvini, i primi cittadini di Napoli, Palermo e Alghero si dicono disposti a non applicare il Decreto Sicurezza. Dura la replica del Ministro dell’Interno:

“Non vi mando l’Esercito, mi dispiace per i vostri cittadini”

Non occuperà militarmente i comuni dissidenti, una magnanimità insolita per Salvini. I sindaci ringraziano e rincarano la dose, De Magistris si dice pronto ad accogliere la Sea Watch nel porto di Napoli. Con la verve che lo contraddistingue afferma che potrebbe essere lui stesso a guidare le operazioni di salvataggio. Quello che è certo è che qualcosa si muove a sinistra, e ancor più significativo, qualcosa si muove al sud. Forse da quella parte qualcuno sta prendendo atto di essere all’opposizione, messaggio che non è ancora passato dalle parti del nazareno. L’opposizione ai gialloverdi che tanto ha latitato negli ultimi mesi potrebbe essere composta da una nuova forza politica, esterna al PD, magari composta da quei sindaci a cui va stretto il ruolo locale.

Quando Salvini si rivolge direttamente ai cittadini ricordando loro che città come Napoli e Palermo hanno problemi più seri dell’immigrazione coglie nel segno. Se è vero che qualcosa si muove a sinistra, è altrettanto vero che questo temperamento non deve essere riservato solo a questo tema, bensì anche al lavoro, al contrasto deciso alla pace fiscale. Avere il coraggio di toccare temi difficili come il reddito di cittadinanza. Certo questi sindaci non possono contare sull’appoggio di un PD alle prese con i drammi della leadership. Possono invece contare sull’apertura del Presidente Conte, il quale si dice pronto ad incontrare i Sindaci a Roma, scatenando così le ire di Salvini. Il Premier nelle ultime settimane è uscito allo scoperto con il chiaro intento di arginare l’esuberanza dei leghisti. Che i Sindaci “dissidenti” possano trovare un appoggio in questo Premier che piace sempre di più agli italiani?

FEDERICO RAGO