Dorna vuole che tutte le squadre della SBK possano disporre di kit completi forniti dalle Case costruttrici entro il 2020. I costruttori, però, hanno altri progetti in mente.
La SBK, prima dell’inizio del campionato, deve affrontare un altro problema. Questa volta il motivo è la diversa opinione tra Dorna e le Case costruttrici per quanto riguarda la disposizionendei kit completi a tutte le Case.
SBK Dorna, le parole di Gregorio Lavilla
A spiegare meglio la situazione è stato il direttore sportivo Dorna WSBK Gregorio Lavilla, nel corso di un intervista a Speedweek.
“In questo momento solo due produttori sono pronti (Ducati e Kawasaki, ndr), in un mondo ideale i team dovrebbero occuparsi solo di logicstica e gestione degli sponsor mentre la tecnologia dovrebbe essere fornita ‘chiavi in mano’ direttamente dai produttori. Volevamo che succedesse già nel 2019 ma ci hanno chiesto più tempo.” – Gregorio Lavilla
Il DS SBK ha fatto l’esempio di Kawasaki, che nel 2018 ha fatto guidare la ZX-10R 2017 di Rea a Toprak Razgatlioglu. Il pilota turco, con questa moto ufficiale a tutti gli effetti, anche se si trovava nel Team satellite di Puccetti, è riuscito ad ottenere due podi nel 2018. Questo può essere un esempio da seguire, ma se si guarda dall’altra parte della medaglia della Kawasaki, ovvero Pedercini, il problema risorge. Per questo motivo Lavilla ha detto anche le seguenti parole.
“Se tutte le squadre di una stessa Marca disponessero dello stesso materiale, il loro lavoro sarebbe agevolato e le prestazioni in pista risulterebbero più uniformi.” – Gregorio Lavilla
SBK Dorna, il caos con le Case
Il sogno di Dorna sarebbe che tutte le Marche uscissero dal Mondiale, proponendo moto kit per i clienti, un pò come ha fatto BMW nelle ultime stagioni, con pessimi risultati. Ma i Costruttori nel Mondiale vogliono correrci in forma diretta: i tedeschi sono appena rientrati, e perfino Honda HRC è tornata in forma ufficiale dopo sedici anni di stop.
Il problema è il solito; il promoter spagnolo vorrebbe che in Superbike corressero solo team clienti, per fare in modo che tutto l’impegno “factory” andasse verso la MotoGP. Le case però non sono d’accordo e il malcontento continua.