La notte della scomparsa Saman fu consegnata allo zio coin l’inganno. “Vai dallo zio”, le avrebbero detto. L’uomo, Danish Hasnain, 33, l’attendeva al termine della stradina. L’avrebbe uccisa nelle vicinanze. E poi il cadavere della giovane sarebbe stato nascosto da qualche parte, forse sotterrato, gettato in una porcilaia o in un pozzo. Questo pensano gli inquirenti che indagano sulla vicenda della giovane di Novellara
È questo lo scenario immaginato da carabinieri e pm per del 30 maggio. Un quadro sconvolgente, riporta il Corriere della Sera, che emerge da un secondo video in possesso dai carabinieri.
Il filmato riprende la ragazza che s’incammina con padre e madre che più tardi rientrano senza di lei nel casolare in cui abitano. Il resto lo si legge nella richiesta, da parte della pm reggiana Laura Galli, di fissare l’incidente probatorio per ascoltare il fratello sedicenne di Saman.Che ora sta in un centro protetto nel Bolognese. E che sentito dagli investigatori avrebbe raccontato da subito che la sorella è stata uccisa.
Le carte dicono che “nella notte tra il 30 e il 1° maggio ci sarebbe stata una lite” tra Saman e i genitori. Questo perché la ragazza si “rifiutava di sposare il cugino in Pakistan” e padre e madre volevano “impedire l’allontanamento” come aveva già fatto nell’estate 2020, quando aveva raggiunto il Belgio.
Lo zio Danish, difeso dall’avvocato Lalla Gherpelli, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni, sarebbe “l’esecutore materiale” del delitto commesso in concorso “materiale e morale” con Nazia e Shabbar Abbas.