Saman: spunta il possibile coinvolgimento di altre persone

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Di Redazione Metropolitan

Sembrano non avere mai fine le novità sul caso Saman: gli inquirenti starebbero ipotizzando, infatti, il coinvolgimento di altre persone nel progetto criminoso.

Gli indagati

Finora sono iscritte nel registro degli indagati 5 persone: i genitori della giovane pakistana, lo zio e due cugini. Igenitori di Saman – Shabbar Abbas e Nazia Shaheen – sarebbero fuggiti e, secondo gli inquirenti, si troverebbero in Pakistan. Nessuna traccia ancora dello zio Danish Hasnain, che il fratello minorenne della presunta vittima ha accusato in sede di incidente probatorio di essere l’esecutore materiale del delitto. Dei due cugini uno, Nomanhulaq Nomanhulaq, risulta ancora in fuga, mentre l’altro, Ikram Ijaz, dopo essere stato fermato in Francia si trova in carcere. Pur non essendo aggiunto nessun nome nel registro degli indagati, il quadro probatorio fin qui delineato induce gli inquirenti a ipotizzare il coinvolgimento di altre persone nel piano criminoso.

L’incidente probatorio

Ieri il fratello sedicenne di Saman, in sede di incidente probatorio, ha confermato le accuse verso lo zio Danish, autore materiale dell’omicidio secondo il testimone. Ikram Ijaz ieri dal carcere ha assistito in videoconferenza alla testimonianza del fratello della vittima. I suoi avvocati hanno annunciato che Ikram presto renderà dichiarazioni spontanee al pm. Intanto da lunedì riprenderanno nelle campagne di Novellara le ricerche del corpo della ragazza che potrebbe essere stato occultato in una delle serre.

Quarto grado: nuovi particolari su Saman

Nuovi elementi sono emersi inoltre nella puntata di ieri di Quarto grado. Stando a quanto sostenuto nei servizi Saman e il fidanzato, un connazionale che la famiglia non gradiva, avrebbero trascorso qualche giorno a Roma tra l’11 e il 20 aprile, nel periodo in cui la diciottenne ha lasciato la comunità protetta in cui viveva dopo la denuncia ai genitori e la data del rientro a casa a Novellara.

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Giulia Moretti