Uno dei cantautori più stimati nel panorama musicale italiano, Samuele Bersani è un artista dalla penna elaborata, elegante e pulita. Da sempre appassionato di musica, debutta agli inizi degli anni Novanta con il brano Il Mostro, in occasione del tour di Lucio Dalla. Una canzone che racconta di un mostro gigante e aberrante, che diventa una costante nel tour di Dalla.
Grazie a questo brano, però, Bersani inizia a farsi conoscere al grande pubblico, tramite quell’immediatezza e quella magia che solo gli spettacoli dal vivo possono garantire.
Dopo il successo dei concerti tenuti con Lucio, Samuele Bersani produce il suo primo album. Siamo nel 1992, e il disco si intitola C’hanno preso tutto. E’ l’inizio della carriera di un giovane ragazzo che sognava di cantare e di fare della musica la propria vita.
L’album viene presentato da una canzone che in poco tempo diventa un vero e proprio cult radiofonico, dal titolo Chicco e Spillo.
Anche il video musicale riscuote grande successo, tanto da rimanere impresso nel tempo.
Nel 1994 scrive per Fiorella Mannoia Crazy Boy e l’anno seguente esce con Freak, un disco che riscuote un successo incredibile. A trainare l’album è il brano Spaccacuore, apprezzato dal grande pubblico e di cui la cantautrice Laura Pausini farà successivamente anche una cover.
L’album vende oltre 130.000 copie e si posiziona per 56 settimane consecutive nelle top 100 delle classifiche FIMI/Nielsen.
Altri brani importanti usciti dal disco sono Cado giù e Cosa vuoi da me, cover dei Waterboys.
Samuele Bersani, il capolavoro di “Giudizi Universali”
Nel 1997 è la volta del suo terzo e omonimo album, che viene trascinato ai primi posti dal brano Giudizi Universali.
La canzone è ritenuta un vero e proprio capolavoro della musica italiana, tanto da aggiudicarsi nel 1998 il Premio Lunezia come miglior testo letterario.
Giudizi Universali fu anche inserita nella colonna sonora del film di Aldo, Giovanni e Giacomo, Chiedimi se sono felice e nel film Fuochi d’artificio di Leonardo Pieraccioni.
Anche il video musicale è divenuto iconico ed è stato diretto da Ambrogio Lo Giudice; protagonista è Bersani all’interno di una stanza tappezzata da fotografie e completamente vuota, ad eccezione di un pianoforte.
All’inizio del Nuovo Millennio arriva anche il momento di calcare per la prima volta il palco più famoso d’Italia per Bersani, quello dell’Ariston. L’artista si presenta come concorrente al Festival della Canzone Italiana con il brano Replay, che si aggiudica il premio della critica.
Esce dunque il nuovo album L’Oroscopo Speciale, prodotto e arrangiato con Beppe D’Onghia. L’album è riconosciuto come un ottimo prodotto commerciale e riceve la Targa Tenco come Miglior Album dell’Anno 2000.
Molto famosa e apprezzata, oltre la sopracitata canzone portata in gara a Sanremo, è anche Il pescatore di asterischi.
Bersani, il brano “Cattiva” come polemica nei confronti dei mass media
Nel 2002 Samuele Bersani contribuisce all’album Veleno di Mina Mazzini, scrivendole l’inedito In percentuale. Dopodiché pubblica la sua raccolta Che vita! Il meglio di Samuele Bersani, un “best of” della carriera dell’artista contente i suoi 18 più grandi successi e tre inediti: Milingo, Le mie parole e l’omonima Che vita!.
Arriva finalmente anche il sesto disco prodotto in studio con Roberto Guarino, Caramella Smog. L’album porta Bersani a vincere ben due targhe Tenco come Miglior album dell’anno e Migliore canzone con il brano Cattiva.
La canzone è una polemica sarcastica sulla tendenza dei media a spettacolarizzare i fatti di cronaca nera e di attualità, con un riferimento chiaro al delitto di Cogne.
Nel 2006 è il momento de L’Aldiquà, premiato subito con un Disco D’Oro e anticipato dal singolo Lo scrutatore non votante, una canzone che si precipita subito ai vertici delle classifiche i-Tunes. E’ di nuovo un’invettiva contro la società odierna, soprattutto in tempi di elezioni.
Nell’estate dello stesso anno esce la raccolta Innocenti evasioni 2006, tributo a Lucio Battisti con canzoni interpretate da alcuni tra i maggiori cantanti italiani come Enrico Ruggeri, Nomadi, Raf e Piero Pelù.
L’anno seguente è la volta di un altro grande traguardo raggiunto dal cantautore: Bersani riceve il Premio Amnesty Italia per la canzone Occhiali Rotti dedicata al reporter Enzo Baldoni, in qualità di Miglior canzone per i Diritti Umani.
Bersani, l’album della rinascita è “Cinema Samuele”
Il cantautore Samuele Bersani è sicuramente un vero artista, una persona dotata di un animo sensibile alle tematiche d’attualità, alle problematiche sociali che riguardano il Paese e il mondo.
La vena artistica e autoriale di Bersani è evidente nei riconoscimenti che nel corso degli anni sono stati attribuiti al cantante.
Dopotutto ciò che interessa più di tutto all’artista è il contatto col suo pubblico; la musica dal vivo, i concerti, il live che genera quella magia unica e quello scambio reciproco tra cantautore e pubblico è, per Bersani, il motore della sua arte, ciò che tiene in vita la sua musica e il suo bisogno di produrla.
Nel 2010 partecipa al Concerto del Primo Maggio a Roma; torna poi al Festival di Sanremo con il brano Un pallone, vincendo anche qui il Premio della critica Mia Martini nel 2012.
L’anno seguente esce un nuovo album, Nuvola numero nove.
Ultimamente la produzione musicale di Bersani ha subito un leggero rallentamento, tuttavia nel 2020 è tornato con un nuovo lavoro dal titolo Cinema Samuele, che rappresenta la rinascita dopo la fine di un amore.
Nicole Ceccucci