Ricorre oggi, 18 luglio, il martirio di San Federico di Utrecht , vescovo impegnato nell’evangelizzazione dei Frisi e ucciso probabilmente per mano dei sicari dell’imperatrice Giuditta di Baviera.

San Federico di Utrecht, il vescovo santo martire

Nato nel 781 presumibilmente in Frisia da una famiglia nobile – nipote infatti del re dei Frisi – diverrà presto sacerdote ed evangelizzatore tra i catecumeni. Riconosciute più avanti le sue virtù, alla morte del vescovo Recfrido sarà nominato suo successore. Diviene così vescovo di Utrecht, durante il cui mandato si impegnerà ad ostacolare i matrimoni incestuosi e ad ampliare la sua opera d’evangelizzazione tra i Frisi. Contrario al matrimonio incestuoso tra l’imperatore Ludovico il Pio e Giuditta di Baviera, sarà probabilmente questo motivo della sua morte. Due le versioni circolanti riguardo il suo assassinio: una, vede come mandante la futura imperatrice Giuditta; l’altra i pagani di Walcheren contrari alla sua missione evangelizzatrice.

Il suo assassinio, un vero e proprio martirio: San Federico di Utrecht ucciso durante la celebrazione della Santa Messa, sarà venerato come martire in diverse località balcaniche. A partire dal 1362 il cranio del Santo, separato dal corpo, verrà racchiuso in un reliquiario d’oro e d’argento ed esposto alla venerazione. Nessun tracciamento invece del corpo. Ricorre il 18 luglio la sua commemorazione.

Annagrazia Marchionni

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