Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. Si sta avvicinando San Valentino e abbiamo deciso di dedicare il nostro racconto alla festa degli innamorati e al nostro bisogno insostituibile d’amore. Amori che a volte ci fanno sognare e che a volte ci spaventano. Lo abbiamo fatto non senza strizzare l’occhio all’attualità.
San Valentino, il giorno in cui ti ho incontrata
Mentre fuori lacrime di pioggia segnalavano che anche qualcuno in cielo piangeva per lui, Riccardo Rossi continuava freneticamente nel suo studio a riordinare appunti. Aveva detto a tutti che il suo prossimo romanzo, quello che gli avrebbe dato l’agognata fama, avrebbe raccontato la storia vera del suo grande amore. Una donna misteriosa che, a suo dire, non aveva presentato a nessuno per non rivelare la trama di quello che reputava il suo capolavoro. Una donna di cui stava descrivendo nell’incipit del suo romanzo partendo dal momento del loro incontro. Una persona con cui, aveva promesso agli amici, avrebbe passato un passionale San Valentino.
“Era un giorno di pioggia e sorseggiavo una tazza di caffè perdendomi tra qualche ricordo ed un difficoltoso presente quando decisi di guardare oltre la cortina e dei miei pensieri e la vidi. Non sembravo certo di una quelle modelle appariscenti che si vedono sui giornali eppure qualcosa di lei mi colpì immediatamente”. Cosa? Si domandò Riccardo sorseggiando una tazzina di orzo da moka mentre si sforzava di ricostruire la scena. Andò avanti parlando di una donna che dietro la sicurezza di due occhi neri decisi lasciava trasparire la fragilità di una vita passata abbandonata per cercare un nuovo futuro. Quasi, continuò a scrivere Riccardo, non si accorse di lui quando le si presentò con la scusa di aiutarla a cercare un indirizzo. Un riferimento per orientarsi nella nuova città che ancora non conosceva.
Il segreto della donna misteriosa
“Diventammo amici senza nemmeno sapere come perchè ha volte ci sono tante affinità in una persona che ti sembra quasi di conoscerla da sempre. Mi piaceva andare a prenderla in quello studio da commercialista dove lavorava ed ascoltare qualche pettegolezzo che poteva nascondere qualche storia. Un racconto che sarebbe potuto diventare un buon romanzo. Dai numeri, si sa, si evincono innumerevoli segreti”. Così Riccardo stava scrivendo in uno dei capitoli del romanzo che stava pazientemente riportando sul computer dai suoi appunti. Nel frattempo la sera di San Valentino si avvicinava e stava già pensando come avrebbe raccontato agli amici l’incontro romantico con la fidanzata.
Già pregustava l’attimo in cui si sarebbe tolto di dosso l’etichetta di disastro con le donne dato il suo rovinare con comportamenti inadatti qualsiasi approccio con l’altro sesso. Poi, dopo essersi alzato per un momento, si rimise immediatamente a lavorare ricordandosi di non aver inserito il passato burrascoso della ragazza che avrebbe sicuramente aumentato il numero di lettori. Rivelò nei seguenti capitoli del romanzo che la sua nuova misteriosa amica era stata sposata in passato finchè l’ex marito non si era rivelato una paranoico geloso tanto da controllarla dappertutto. L’uomo in questione era poi finito in galera dopo aver tentato di ucciderla lasciandola piena di sensi di colpa. Rimorsi nati dalla paradossale idea di non avergli dato abbastanza amore.
Chi ama non ha paura
“Quell’uomo non può perseguitarti per sempre. È ora che tu viva un futuro con una persona che ti faccia vivere liberamente ogni secondo della tua vita. Non c’è amore senza libertà”. Scrisse Riccardo raccontando il momento in cui aveva capito che la sua amicizia stava inesorabilmente diventando qualcos’altro. La scintilla non era scoccata perchè la donna era rimasta sulle sue comprensibilmente spaventata dalla paura di finire in un altro incubo. Nemmeno Riccardo aveva deciso di accelerare accantonando da parte sua una probabile dichiarazione per la paura di rovinare tutto. Continuarono a vedersi per le loro passeggiate per godere di ogni essenza di quegli attimi insieme accontentandosi di essere semplici amici e nascondendo a se stessi di essere amanti.
Poi stava arrivando quella sera dove forse Riccardo sperava di riprovarci. “L’amore è il coraggio”, gli avrebbe detto, “il coraggio di due persone di condividere la loro esistenza spezzando i muri con cui la ragione umana vuole dividerli. Chi ama non ha paura perchè può trovare nell’amato una persona che, per quanto sia ripida la strada, camminerà per sempre al suo fianco”. Si stupì di quanto aveva fatto andandosene a dormire senza attendere la risposta della donna. Il giorno dopo avrebbe raccontato agli amici di vestiti strappati e baci focosi mostrando magari qualche foto di una ragazza presa da internet. Così tutti avrebbero creduto all’esistenza di quella ragazza che la sua mente aveva conosciuto ma che in realtà era rimasta a quel tavolino di un caffè al quale non si era mai avvicinato.
Stefano Delle Cave