Sul Festival Di Sanremo 2023, arriva l’attacco della Codacons alla Rai: l’associazione presieduta da Carlo Rienzi ha lanciato una diffida riguardante la giuria demoscopica e i pre-ascolti di alcuni dei giornalisti che andranno a comporre la sala stampa.
Codacons ha reso noto in un comunicato rilasciato nella giornata odierna che:
“La Rai avrebbe già fatto ascoltare le canzoni a 15 giornalisti di altrettante testate e costoro avrebbero espresso i propri voti pubblicati sul web attraverso apposite pagelle. Dinanzi a ciò è lapalissiano che tali 15 giornalisti che hanno già sviluppato orecchio per le canzoni del Festival si trovano in una posizione diversa rispetto agli altri e chiaramente non possono entrare a far parte della Giuria della sala Stampa, Tv, Radio e Web…Si creerebbe infatti una Giuria completamente sbilanciata composta da membri che ascoltano le canzoni per la prima volta (così come dovrebbe essere) e membri che invero le hanno già ascoltate”.
Fonte Adnkronos
Sanremo 2023, Codacons contesta il regolamento e la Rai
Insieme alla sala stampa al centro della polemica scatenata dall’associazione consumatori anche la composizione della giuria demoscopica che giudicherà le canzoni in gara:
“Nel Regolamento Sanremo 2023, con riferimento alla giuria Demoscopica, si legge unicamente che ‘La Demoscopica è formata da trecento componenti selezionati che voteranno attraverso un’applicazione ad essi dedicata e realizzata per l’occasione’. Oltre questo il nulla…Non è dato sapere agli utenti chi siano i 300 membri scelti di tale giuria e, soprattutto, attraverso quali criteri essi siano stati individuati. È mancata dunque la predeterminazione dei parametri per la corretta individuazione dei componenti di tali giuria. Nel caso di specie l’assenza di informazioni su tale giuria demoscopica è un fatto che non può passare in sordina dal momento che, come anche chiarito nel Regolamento Sanremo 2023, tale giuria ha peso per la decretazione del vincitore della competizione canora. I criteri di selezione dei giurati devono assicurare il pluralismo partecipativo e l’imparzialità rispetto ai cantanti in gara in modo da garantire che le operazioni di voto siano del tutto genuine ed imparziali e i voti espressi tramite televoto da parte degli utenti non siano vanificati”
Fonte Adnkronos
Seguici su Google News