Il 13 novembre del 354 nasceva Sant’Agostino d’Ippona. Filosofo, vescovo e teologo
romano di origine nordafricana, è considerato uno dei massimi esponenti della
Patristica e uno dei maggiori pensatori della cristianità. La sua tempra irrequieta e
alla continua ricerca della verità lo contraddistingue nelle sue vicende personali
come nei suoi numerosi scritti.
Dopo aver ricevuto un’educazione cristiana a Tagaste, attuale Souk Ahras in Algeria,
se ne distacca ben presto, tentato dalle seduzioni della città di Cartagine dove si
trovava per prepararsi alla carriera forense. In questa città si avvicina alla filosofia,
alla letteratura e al Manicheismo, spinto da un’irrequieta fame di conoscenza della
verità e dei segreti della natura.
Sant’Agostino, alla ricerca della conoscenza
Solo giunto in Italia per insegnare retorica, tornerà ad avvicinarsi al Cristianesimo
soprattutto grazie al vescovo di Milano, Sant’Ambrogio. Presi i voti, si dedicò a
predicare frequentemente e allo stesso tempo produsse le moltissime lettere che
trasmisero a tutto il mondo conosciuto la sua soluzione per i problemi dell’epoca.
Lottò con tenacia contro tutte le eresie fino ai suoi ultimi anni di vita, quando all’età di
72 anni decise di fare ritorno nella città natale dove morì dopo soli tre anni. Autore
molto prolifico, ebbe la capacità di addentrarsi in tutti i temi che lo appassionavano.
Le sue “Confessioni” restano ancora oggi uno dei massimi testi di profonda indagine
interiore e altissima letteratura.
Il 13 novembre
Il 13 novembre ricorre un altro importante anniversario, legato a vicende molto più
recenti e tragiche. Nel 2015 in questa data si è consumata a Parigi la terribile serie di
attacchi terroristici rivendicati dall’ISIS, concentrati nel I, X e XI arrondissement e
nello Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell’Île-de-France.
Durante la notte, a causa delle sparatorie e delle esplosioni, sono rimaste uccise
oltre 130 persone di cui 90 al Bataclan, locale dove si teneva il concerto del gruppo
americano Eagles of Death Metal. Si è trattato della più cruenta aggressione in
territorio francese dalla seconda guerra mondiale.
di Flavia Sciortino
Seguici su