Ricorre oggi 5 Settembre la morta di Santa Teresa di Calcutta. Un vita impegnata nella carità verso i fratelli più poveri. Lei, la fondatrice della “Congregazioni delle Missionarie e dei Missionari della Carità“.
Santa Teresa di Calcutta, la piccola matita di Dio

Agnes Gonxhe Bojaxhiu, questo il nome di battesimo di Santa Teresa di Calcutta, all’età di 18 anni realizza il desiderio di diventare suora missionaria entrando a far parte della “Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto“. Con il viaggio in India inizia la sua missione cristiana che la farà entrare nei cuori dei più: con il nome di Suor Maria Teresa del Bambin Gesù insegnerà storia e geografia alle allieve del collegio di Entally. Più avanti nel 1946, la seconda vocazione: lasciate le mura del collegio, condividerà la vita dei più poveri tra i poveri. La sua sarà una vera e propria missione caritatevole sincera e disinteressata che porterà alla fondazione della “Congregazione delle Missionarie della Carità“.
La sua, una profonda dedizione mariana che ha profonde radici nella sua infanzia e che ispirerà lo Statuto delle Missionarie della Carità: “La nostra Società è dedicata al Cuore Immacolato di Maria, Causa della nostra Gioia e Regina del Mondo, perché è nata su sua richiesta e grazie alla sua continua intercessione si è sviluppata e continua a crescere” – così recita il primo capitolo delle Costituzioni. Una figura minuta, quella di Maria Teresa di Calcutta, sintesi di pragmatismo e utopia; idealismo e concretezza. “La piccola matita di Dio” – si autodefiniva la Santa. “Puoi trovare Calcutta in tutto il mondo”: un monito, quello di Santa Teresa sempre attuale. La sua morte, il 5 settembre 1997.
Annagrazia Marchionni
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