Sappiamo tutti benissimo di vivere in un Paese che, nonostante si professi ateo, spesso e volentieri si comporta da provincia del Vaticano. E sappiamo anche che l’influenza della Chiesa Cattolica sulla realtà italiana è uno dei principali motivi per cui, in uno Stato presunto moderno come il nostro, le libertà civiche restano tristemente indietro. Lo sbattezzo potrebbe essere una soluzione all’esagerato potere della religione.
Contraccezione e aborto liberi, sicuri ed accessibili (senza cimiteri dei feti con tanto di dati privati sbandierati al pubblico). Diritto al matrimonio e alla genitorialità egalitari a prescindere dal genere delle parti coinvolte. Educazione sessuale basata su principi scientifici in tutte le scuole, comprese quelle rurali o in città un po’ meno sinistroidi. La lista di ciò che, nell’anno del Signore 2021, dovrebbe esserci garantito – in quanto, credenti o meno, cittadinə di un Paese laico – non finisce sicuramente qui. Eppure l’ombra della Cupola di San Pietro si staglia su tutta la nazione.
Non c’è più religione: ormai è solo politica
Secondo i dati più diffusi, i cristiani sarebbero il 74% della popolazione italiana. Chiunque frequenti la parrocchia di quartiere, però, saprà sicuramente che i banchi e i pulpiti raccontano una situazione diversa. È difficile sapere quanti siano effettivamente i praticanti assidui, ma sicuramente è un numero molto minore del 97% della popolazione, dato dichiarato degli abitanti registrati come battezzati.
Eppure sull’assunto che la maggioranza deglə italianə si riconoscano nel Cattolicesimo in senso non solo religioso, ma sociale e politico, si regge l’influenza della Chiesa. Dall’influenza politica, al meccanismo per l’assegnazione dell’8 per mille. Ed è qui che entra in campo lo sbattezzo, l’arma che la maggior parte di noi ha per dichiarare allo Stato italiano che vogliamo sottrarci allo spropositato potere temporale del Vaticano.
È chiaro che lo sbattezzo come atto individuale, anche se inserito in una campagna di auto-scomunica collettiva, non basterà da solo a cambiare il tessuto socioculturale italiano. Ma si tratta di un primo passo, tra l’altro semplicissimo, all’inizio di un percorso necessario per ridimensionare l’influenza esagerata della Chiesa sulle politiche italiane. Cosa che dovrebbe stare a cuore ad ogni buon cattolico – diamo a Cesare ciò che è di Cesare, e così via.
Lo sbattezzo è la soluzione all’eccessivo potere del Vaticano
È importante ribadire che sbattezzarsi non è un atto religioso. La dimensione spirituale di ognunə è e rimane sacrosanta, anche quando ci si trovi a voler partecipare in un contesto collettivo di stampo tradizionale. Si tratta di un gesto civico: lo sbattezzo serve a sottrarsi collettivamente al potere del Vaticano. Solo così potremo, infatti, iniziare a costruire una campagna di laicizzazione vera e propria di un Paese non teocratico solo sulla carta.
E per rassicurare i parenti, preoccupati senza dubbio in buona fede della sorte della nostra anima immortale, ispiriamoci a Gramsci. Egli infatti, per consolare la madre, disturbata dal suo ateismo, le scrisse che ella fosse “già da allora nell’unico paradiso reale che esista, che per una madre penso sia il cuore dei propri figli”.