Eccoci arrivati alla tanto attesa Fase 2 ci si potrà spostare senza autocertificazione ma è bene portarsi dietro il modulo dell’autocertificazione poiché gli spostamenti sono sì consentiti ma per un valido motivo come recarsi al lavoro. Il punto è: i contagi non sono azzerati e perciò bisogna comportarsi di conseguenza. Sul sito del Viminale è disponibile il nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti utilizzabile da domani. Può comunque essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali. L’autodichiarazione, spiega il ministero, è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.
Nel nuovo modulo il cittadino deve dichiarare di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti, sia nazionali che regionali. Sono quindi riportati le quattro motivazioni che possono determinare lo spostamento: comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità; motivi di salute. Si lasciano poi sei righe in bianco in cui il cittadino può specificare la ragione dello spostamento. Resta comunque valida, per chi l’ha stampata, la vecchia versione. Basta barrare le parti non attuali che sono indicate sul modello presente sul sito del ministero.
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Da domani e per le prossime due settimane in sostanza i controlli assumono anche un nuovo compito: la tutela dei lavoratori che riprendono le loro attività, affinché questo avvenga in sicurezza.
Cosa dice esattamente il nuovo dpcm sui movimenti consente, oltre agli «spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute» anche «gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie».
Spostamenti tra regioni. Viene sancito «il divieto per tutte le persone fìsiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute» ed è in ogni caso consentito «il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza» ma una «volta che si sia fatto rientro, non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento sopra indicati».