Perché c’è bisogno di celebrare le donne nella scienza

Se vi chiedessero di disegnare una “persona di scienza”, quale sarebbe il risultato – un uomo o una donna? Gli psicologi sociali fanno questo esperimento coinvolgendo i bambini dalla metà degli anni ’60. Dalla prima ricerca, la tendenza a disegnare donne scienziate è aumentata dallo 0,6% al 28%. Ma anche il 28% è molto, molto lontano dalla parità tra uomini e donne, soprattutto considerando che di solito i bambini preferiscono disegnare personaggi del loro stesso sesso*.

Questi dati ci dicono che gli stereotipi sulle presunte minori competenze scientifiche delle donne sono così diffusi che anche per i bambini è normale pensare agli scienziati come uomini!

Foto dall’articolo di Leon Walls Leon Walls https://www.theatlantic.com/science/archive/2018/03/what-we-learn-from-50-years-of-asking-children-to-draw-scientists/556025/

Anche se negli ultimi anni ci sono stati dei miglioramenti in questo senso, gli stereotipi corrispondono ad una realtà in cui le donne e le ragazze continuano ad essere escluse da una partecipazione piena alle discipline scientifiche. Scelgono meno degli uomini percorsi educativi e di carriera nella scienza, le cosiddette discipline STEM. E – anche quando li scelgono – ricoprono posizioni meno prestigiose e meno remunerate dei colleghi uomini, nonostante risultati accademici in media migliori.

È proprio per questo che dal 2015 le Nazioni Unite hanno istituito la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza (risoluzione A/RES/70/212), celebrata ogni anno l’11 Febbraio. La giornata vuole ricordare che la scienza è per tutti – donne e uomini – e che dobbiamo darci da fare ogni giorno per contrastare gli stereotipi che tengono le donne e le ragazze lontane dalla scienza.

Ed ecco allora alcuni nomi di scienziate – alcune italiane – che hanno primeggiato nel loro campo, mostrando quanto le donne possono essere brave nella scienza! Le conoscete?

Illustrazione dal volume Ragazze con i numeri, di De Marchi e Fulci, Editoriale Scienza, 2018

Ada Lovelace – informatica, è stata la prima programmatrice di computer della storia

Marie Curie – chimica e fisica, è stata la prima donna a vincere un premio Nobel, grazie ai suoi studi sulla radioattività

Rosalind Franklin – chimica e biologa, i suoi studi hanno fornito la prova sperimentale della struttura a doppia elica del DNA

Rita Levi Montalcini – neurobiologa, ricevette il premio Nobel per la scoperta del NGF

Jane Goodall – etologa, le sue ricerche sugli scimpanzé hanno dimostrato che questi animali sanno fare cose prima attribuite solo all’uomo, come risolvere piccoli problemi

Bambole scienziate, da un progetto di Hobbes e Eaves https://www.sognandoinsieme.it/blog2.php/attualit-a/bambola-nobel-per-la-fisica

Margherita Hack – astrofisica, è stata la prima donna italiana a dirigere un osservatorio astronomico

Samantha Cristoforetti – astronauta, è stata la prima italiana a viaggiare nello spazio

* Le informazioni sulle ricerche sono tratte dalla rivista The Atlantic https://www.theatlantic.com/science/archive/2018/03/what-we-learn-from-50-years-of-asking-children-to-draw-scientists/556025/