(foto dal web)

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Il 16 settembre è la Giornata Mondiale per la Protezione della Fascia di Ozono. Ma perchè si celebra? 

Per quelli che erano bambini una trentina di anni fa, era comune sentire parlare di questo famoso “buco nell’ozono” … una sorta di foro nell’atmosfera della Terra.

Io immaginavo il nostro pianeta coperto da una grande cappello con un enorme buco al centro…

E in effetti l’ozono è uno speciale gas che si trova nell’atmosfera terrestre, che serve a proteggere la terra dai raggi ultravioletti del sole. Questi raggi sono molto pericolosi per gli esseri viventi, quindi l’ozono è il nostro “scudo”, il nostro “cappello”.

Lo strato di ozono è più spesso ai poli. Ed è proprio al polo Sud, in Antartide, che alcuni decenni fa gli scienziati scoprirono un “buco” dentro questo strato, che diventava progressivamente più grande.

Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che il buco si era formato a causa dell’uomo. In particolare, erano alcuni prodotti chimici – i clorofluorocarburi (detti CFC) – a provocare l’assottigliamento progressivo dello strato di ozono. Negli anni ‘70 e ’80, il “buco” è stato uno dei maggiori problemi di salvaguardia del pianeta terra.

Così, l’uomo è – fortunatamente – corso ai ripari. Nel 1987, infatti, si è giunti alla firma del Protocollo di Montreal, un accordo in base al quale i paesi del mondo hanno messo al bando la produzione di CFC, sostituendoli con altri prodotti chimici. Il protocollo è stato firmato il 16 settembre: perciò in questa data si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale per la Protezione della Fascia d’Ozono.

Da quel famoso 16 settembre 1987, grazie alla decisione di bandire i CFC, il buco ha iniziato piano piano a richiudersi. A gennaio di quest’anno – circa 30 anni dopo il protocollo di Montreal – gli scienziati hanno potuto affermare che il buco nell’ozono sopra l’Antartide è praticamente chiuso! (La fonte è uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters)

Pe, attenzione! Ci sono dati che indicano che adesso l’ozono si sta assottigliando in altre zone dell’atmosfera terrestre, anche se la causa non è ancora certa.

Ed è per questo che continuiamo a celebrare questa Giornata Mondiale: per ricordarci sempre che il nostro pianeta va protetto e preservato … e che questo dipende da ognuno di noi!