Scomparso sottomarino argentino: forse un problema di comunicazione

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Di Redazione Metropolitan

Da due giorni le autorità argentine hanno perso i contatti con l’Ara San Juan, sottomarino della Marina argentina in servizio dal 1983. Si pensa ad un guasto elettrico ma nulla esclude una tragedia.

A largo della provincia di Chubut, qualcosa sta tenendo con il fiato sospeso il governo argentino. Il sottomarino Ara San Juan, della Marina Militare argentina è scomparso al’altezza delle coste della Patagonia già da qualche giorno, tanto da essere considerato come disperso.

Il sottomarino, un TR-1700 ha a bordo 44 persone di equipaggio con le quali non si ha più alcuna comunicazione, come ha riferito il portavoce della Marina argentina, Enrique Balbi.

“Le comunicazione si sono interrotte” – ha detto Balbi intervistato dal quotidiano “La Nacion”.
“L’ultima posizione registrata (del sottomarino) era quella di due giorni fa. Senza voler essere allarmista, i fatti sono che al momento non è stata ancora stabilita alcuna comunicazione tra l’Ara San Juan e il suo comando, anche con i metodi alternativi che il sottomarino ha”.

La reazione delle autorità argentine mostra

L’atteggiamento delle autorità argentine resta comunque positivo, dato che l’Ara San Juan, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali ha la capacità di mantenere in vita l’equipaggio a bordo, avendo a disposizione una buona quantità di ossigeno e di viveri.

Si suppone, infatti, che il motivo della “sparizione” del sottomarino argentino sia dovuto più ad un guasto elettrico (problemi con l’alimentatore), che avrebbe compromesso i sistemi di comunicazione, che a qualsiasi altra calamità.
Se così fosse, l’equipaggio avrebbe tutte le possibilità di giugere sano e salvo a destinazione. Il sottomarino in questo caso non sarebbe alla deriva, né sarebbe distrutto per qualsivoglia motivo, ma non riuscirebbe ad alimentare le apparecchiature elettriche, funzionando invece la forza motrice dovuta alla propulsione diesel.

Niente, fino ad ora, però risulta indicativo rispetto ad una tale ipotesi positiva. La verità è che del sottomarino non vi è alcuna traccia, come non sembrano esserci segnali che propenderebbo per una tesi più infausta.

Nel tentativo di mettere fine al mistero, e alle angosce dei tanti parenti dell’equipaggio, il Ministero degli Esteri argentino ha rivolto un appello a tutti i paesi che avessero forze da dispiegare nella ricerca del sottomarino di farlo.
Il Cile, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno già dato risposta positiva, come riferito dal Ministro.

Cile, Usa e Regno Unito «hanno offerto appoggio logistico e scambio di informazioni nella ricerca umanitaria».

Insieme, a supporto della ricerca avviata dal governo argentino, è stato chiesto «a tutte le stazioni di comunicazione terreste lungo la costa argentina di fare una ricerca preliminare ed estesa di comunicazioni e di ascoltare tutte le possibili frequenze di trasmissione del sottomarino».

Non sapendo cosa sia successo davvero, inoltre, le famiglie dei membri dell’equipaggio, per ora disperso, hanno chiesto alla popolazione argentina di pregare per loro, invitandola a dare una mano nella ricerca.

Non si esclude, infine, che le condizioni meteo avverse verificatesi nei giorni scorsi, costringendo anche il Presidente argentino Mauricio Macri ad un atterraggio di emergenza dell’elicottero su sui viaggiva, possano essere la causa della scomparsa del sottomarino Ara San Juan.

Di Lorenzo Maria Lucarelli