Scott Rudin, è il produttore di film come Non è un paese per vecchi oltre che numerosi spettacoli di Broadway. Da ormai un paio di settimane è nell’occhio del ciclone per via di accuse di abusi oltre che di atteggiamenti razzisti e violenti, a seguito di una pubblicazione di un articolo di The Hollywood Reporter. Nel suo ultimo comunicato ha annunciato il suo ritiro oltre che dai progetti di Broadway, anche dalle produzioni per Netflix e il cinema.
Scott Rudin si ritira dai suoi progetti e chiede scusa
Tutta la vicenda ha avuto inizio due settimane fa, quando The Hollywood Reporter ha pubblicato un articolo dove Scott Rudin (Non è un paese per vecchi, The Social Network, The Truman Show) veniva accusato di abusi di vario genere. Nell’articolo in questione, diversi ex dipendenti del produttore si sono fatti avanti e hanno raccontato degli abusi a cui erano sottoposti dal loro capo.
Per citare solo qualche esempio, tra gli atti menzionati, si notano: lanci di alcuni oggetti vari, come una scodella di vetro, una patata cotta, una tazza di tè e una spillatrice. Almeno due dipendenti sono finiti in ospedale. A quanto pare un suo dipendente avrebbe anche subito la chiusura di una mano tra i due lembi di un computer portatile.
Variety ha poi riportato la vicenda di Kevin Graham-Caso, l’ex assistente di Rudin che si è suicidato nel 2009. Va precisato che Graham-Caso non lavorava più per Rudin dal 2009. Tuttavia diversi famigliari e amici di Kevin hanno ammesso che soffrisse di depressione e disturbi da stress post-traumatico. Sempre secondo loro una delle cause principali di questi disturbi era da ricercare proprio nel periodo in cui aveva lavorato per il produttore. In particolare un paio di giorni fa su twitter, David Graham-caso ha pubblicato Un messaggio a Scott Rudin, dove lo accusa per la morte del fratello.
Tutta questa serie di accuse decisamente rilevanti, hanno spinto prima Rudin a prendere le distanze dai suoi attuali progetti a Broadway, nello specifico lo scorso weekend. Ed ora ha deciso di allontanarsi anche da quelli che stava sviluppando per cinema e streaming. Stiamo parlando, tra gli altri, di cinque progetti dello studio A24: il film con Jennifer Lawrence Red, White and Water, The Tragedy of Macbeth di Joel Coen, l’horror The Humans, con Steven Yeun, Everywhere All at Once di Dan Kwan e Daniel Scheinert, e infine Men di Alex Garland.
Il comunicato
Faccio un passo indietro dai miei progetti cinematografici e streaming oltre al mio lavoro a Broadway. Lo faccio per prendermi il tempo per occuparmi di problemi personali che avrei dovuto affrontare molto tempo fa. Quando ho parlato nel weekend, mi sono concentrato sull’importanza di riaprire con successo Broadway, perché non volevo che i miei comportamenti passati distraessero dallo sforzo che stanno facendo tutti per riaprire. È chiaro per me che dovrò prendere la stessa strada per cinema e streaming. Sono profondamente dispiaciuto per il dolore che i miei comportamenti hanno causato e con questo passo mi impegno a crescere e cambiare.
Queste le parole di un provato Rudin, che si dice quindi dispiaciuto per i suoi comportamenti incivili. Agli atti va messo che il produttore aveva altri progetti all’orizzonte, come La donna alla finestra, disponibile dal 14 maggio su Netflix, e The French Dispatch, che dovrebbe essere presentato anche a Cannes.
Giacomo Cattani