L’anno scolastico è appena iniziato ma a Nord a scuola mancano i professori. Migliaia le cattedre scoperte in attesa che vengano assegnate supplenze. Si lamentano rinunce dei professori e disguidi nelle graduatorie che hanno causato non pochi problemi
Scuola, cosa sta succedendo a Nord
In Lombardia è scoperta la metà dei posti da assegnare, 3 cattedre su 5 sono vuote in Veneto e Piemonte. Sono questi i numeri di un vero e proprio caso professori nella scuola del Nord. L’anno scolastico è appena iniziato ma già nelle regioni settentrionali bisogna fare i conti con la mancanza di insegnanti. Nonostante gli sforzi del ministro Bianchi diverse cattedre sono rimaste scoperte. Non bastano infatti le assunzioni effettuate con il concorso straordinario dell’ex ministro Azzolina e dello Stern per professori di matematica e fisica. “Io devo ancora assegnare 480 cattedre: 180 su posto comune più 300 per il sostegno”, fa sapere il provveditore di Brescia Giuseppe Bonelli. La situazione è dura anche a Milano dove i posti scoperti, secondo Massimiliano Sambruna della Cisl, sono 12000. Qui tra l’altro sono stati riscontrati diversi errori nelle graduatorie provinciali
le rinunce dei professori
Un altro grave motivo che ha causato la mancanza di prof al Nord è quello delle rinunce. Molti sarebbero i professori rinunciatari, perchè, a detta di Sambruna, “c’è chi ha già un altro lavoro ma anche chi fatti due conti preferisce starsene a casa con il reddito di cittadinanza. Purtroppo non è possibile fare controlli incrociati”. A questi si aggiunge chi è già di ruolo e non è riuscito ad ottenere una supplenza in una scuola più agevole. Non manca, infine, chi, soprattutto specializzati in sostegno, aveva già accettato un altro incarico. Ora però a Nord si dovranno tappare i buchi, in un anno scolastico già iniziato, nelle classi in attesa di professori.
Stefano Delle Cave